Attacco di squalo in Egitto, il predatore uccide due turiste nel Mar Rosso. Le due donne stavano nuotando al largo di Sahl Hashish. Le autorità egiziane chiudono diverse spiagge e vietano le attività in mare come kite-surfing e immersioni.
Terrore in Egitto, due turiste morte dopo l’attacco di uno squalo: cosa è successo?
Il Mar Rosso si tinge di sangue in Egitto, due turiste morte in un tragico incidente. Due donne, una d’origine romena e l’altra di origine austriaca, sono state uccise in un attacco di uno squalo poco lontano dalla nota località balneare Hurghada. La conferma arriva dal Ministro dell’Ambiente egiziano, Yasmine Fouad. I due incidenti sono avvenuti nelle acque della cittadina di Sahl Hashish, a circa 600 metri di distanza l’uno dall’altro. Per impedire altri incidenti simili il governatore della regione, il generale Amr Hanafi, ha preso seri provvedimenti. Il politico ha emesso un’ordinanza che dispone la chiusura di diverse spiagge sulle coste egiziane del Mar Rosso. Il provvedimento vieta inoltre diverse attività in mare, tra cui il kite-surfing, il wind-surf, le immersioni, lo snorkeling e la pesca.
Squali assassini, una tragedia rara: l’ultima vittima risale al 2020
Le aggressioni da parte di squali sono di norma un evento piuttosto raro, e anche l’Egitto non fa eccezione. L’ultimo incidente legato ai predatori oceanici risale al 2020, quando un giovane ucraino e la sua guida turistica egiziana furono vittime di un assalto. Il turista perse un braccio, mentre la guida una gamba. Tornando ancora più indietro, si trovano incidenti più letali. Nel 2018 un turista ceco fu ucciso da uno squalo mentre nuotava nel Mar Rosso, stesso destino subito da un turista tedesco nel 2015. Nel 2010 invece un gruppo di squali assaltò dei turisti vicino alle spiagge di Sharm el-Sheikh: il bilancio fu di un morto e quattro feriti.