Elezioni, Medvedev ha preso di mira ancora una volta la politica europea soffermandosi sulle elezioni. Di conseguenza, il messaggio arriva forte e chiaro anche all’Italia che attraverso i suoi rappresentanti non ha tardato a rispondere.
Elezioni, Medvedev interviene nella campagna elettorale
Dmitri Medvedev, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, ha preso ancora una volta di mira la politica europea. “Vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità“, ha scritto sul suo canale Telegram sottolineando che “i voti degli elettori sono una potente leva di influenza”.
Infine, ha lanciato un appello a tutti gli elettori europei: “Quindi agite, vicini europei! Non rimanete in silenzio. Chiamate i vostri idioti a rendere conto. E vi ascolteremo. Il vantaggio è evidente: l’inverno è molto più caldo e confortevole in compagnia della Russia che in uno splendido isolamento con la stufa a gas spenta”.
La reazione dei politici italiani
Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Pd, dice che “il falco del regime russo tifoso dei massacri in Ucraina entra nella campagna elettorale italiana, invitando gli elettori a punire nelle urne il governo. Grave fatto di ingerenza, tutti ne prendano le distanze, iniziando da una destra sempre più ambigua sul tema”. Per il presidente del M5s Giuseppe Conte l’intromissione di Medvedev “è inopportuna e pericolosa”. “Gli italiani – aggiunge l’ex premier – non devono prendere lezioni e consigli da nessuno, tanto meno da chi si è reso protagonista di guerra e condotte che violano i più elementari diritti umani”.
Luigi Di Maio ha definito “davvero preoccupante l’ingerenza del governo russo nelle elezioni italiane. Un esponente russo, Medvedev, interviene nuovamente a gamba tesa su questioni di politica interna, questa volta dando anche un’indicazione di voto. Le forze politiche italiane prendano le distanze in maniera netta, senza alcuna timidezza, dalla propaganda russa. Noi lavoriamo per diversificare le fonti di approvvigionamento del gas perché non si può dipendere da chi, con i soldi degli italiani, finanzia la guerra sanguinosa in Ucraina con effetti che stanno anche facendo aumentare in maniera vertiginosa i prezzi delle bollette”. Anche Mara Carfagna di Azione dice che “l’invito di Medvedev perché gli elettori puniscano i loro governi è più ridicolo che tragico: un autocrate che per compiacere il suo capo mostra muscoli che non possiede. Italiani ed europei non sono gli sciocchi che crede, di sicuro non voteranno per fare un piacere a Putin”.
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