Elezioni Quirinale, la diretta giorno per giorno mentre si vota per il nuovo Presidente della Repubblica. Oggi sesto giorno di assemblee per scegliere il successore di Sergio Mattarella. Tanti i nomi dei candidati in discussione.
Elezioni Quirinale, diretta votazioni per il nuovo Presidente della Repubblica giorno per giorno
Le votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica sono cominciate lunedì 24 gennaio. Inizialmente l’ipotesi di un Mattarella-bis sembrava decisamente improbabile: nonostante le tante richieste, l’attuale Capo di Stato Sergio Mattarella (CHI E’) aveva fatto capire di non avere intenzione di accettare un secondo mandato. Ma ora sembra questa la soluzione più probabile.
In questi giorni, comunque, dopo la rinuncia a candidarsi di Silvio Berlusconi, sono state numerose le candidature in discussione. Tanti i nomi che sono circolati, tutti “bruciati” nel giro di poche ore a volte: l’attuale premier Mario Draghi, poi Andrea Riccardi, Franco Frattini, ma anche Elisabetta Belloni, Elisabetta Casellati, Pier Ferdinando Casini. E ancora, Carlo Nordio, Paolo Maddalena, Nino Di Matteo e molti altri.
Votano per l’elezione del Presidente i senatori e i deputati. A loro si aggiungono 58 delegati regionali, tre per regione ad eccezione della Valle d’Aosta, che ne ha solo uno. In totale gli elettori sono 1009.
Elezioni Quirinale, diretta delle votazioni giorno per giorno
Sabato 29 gennaio: settima votazione. Verso il Mattarella Bis
Sesta giornata di votazioni. Sfuma l’accordo per una Presidente donna, che sembrava fatto dopo gli annunci di Salvini e Conte. In mattinata si cerca l’accordo sul nome, ma nelle diverse coalizioni regna il caos. Settima fumata nera, ma nel pomeriggio la situazione si fa più chiara: si va verso il secondo mandato di Mattarella, che potrebbe essere quindi rieletto all’ottava votazione, prevista nel pomeriggio di sabato 29 gennaio.
Dal settimo scrutinio ecco i risultati: Sergio Mattarella ha ottenuto 387 voti . 64 sono andati al Carlo Nordio, indicato da Fratelli d’Italia, 40 a Nino Di Matteo. Presenti 976, votanti 596, astenuti 380. Le schede bianche sono state 60, le nulle 4, i voti dispersi 9. Hanno ottenuto preferenze anche Pier Ferdinando Casini, 10; Elisabetta Belloni, 9; Luigi Manconi, 6, Marta Cartabia, 4, Mario Draghi 2.
Venerdì 28 gennaio, fumata nera alla quinta e alla sesta votazione. Verso un presidente donna?
Alla quinta votazione il nome di Elisabetta Casellati, scelto come nome identitario del centrodestra, ha ottenuto 382 voti (sotto la psicologica dei 400). Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ottenuto 46 voti a cui seguono il magistrato Nino Di Matteo (38 voti), Silvio Berlusconi (con 8 voti), Antonio Tajani (7 voti), la ministra della giustizia Marta Cartabia (7 voti). Le schede bianche sono state 11, mentre Pd-5stelle-Liberi e Uguali hanno mantenuto la posizione di essere “presenti non votanti” (hanno risposto alla chiama, ma senza ritirare la scheda). Figuraccia di Salvini per i 71 franchi tiratori: a Casellati sono infatti mancati 71 voti rispetto ai 453 grandi elettori del centrodestra.
Fumata nera anche alla seconda chiama, che si è tenuta a partire dalle 17: 443 astenuti, oltre 300 voti per Mattarella. Ma la notizia della giornata arriva in serata: accordo molto vicino tra le principali forze politiche sul nome di una Presidente donna.
Giovedì 27 gennaio, quarta votazione: 441 astenuti, voti a Mattarella e Di Matteo
Fumata nera giovedì 27 gennaio dopo la quarta votazione. Il quorum è sceso a 505 voti. Dopo una lunga notte di trattative, il cerchio in mattinata sembrava potersi stingere su tre nomi: Draghi, Casini, Belloni. Ma i risultati dello scrutino sono questi: votanti 540, astenuti 441, schede bianche 261, voti dispersi 20, schede nulle 5, Sergio Mattarella 166, Nino Di Matteo 56, Luigi Manconi 8, Marta Cartabia 6, Mario Draghi 5, Giuliano Amato 4, Pier Ferdinando Casini 3 e Elisabetta Belloni 2.
Mercoledì 26 gennaio, terza votazione: 125 voti per Mattarella, poi Crosetto
Terza giornata di votazioni, iniziata alle 11 anziché alle 15. Terza fumata nera. Il presidente uscente Sergio Mattarella ha ottenuto 125 voti; 114 schede hanno riportato il nome di Guido Crosetto, quindi molti di più dei previsti 63 grandi elettori di Fdi, mentre a quota 52 c’è Pierferdinando Casini. Il giurista Paolo Maddalena, sostenuto dagli ex grillini di Alternativa C’è, sale dai 39 voti della seconda votazione ai 61 della terza.
Martedì 25 gennaio, seconda votazione: ancora schede bianche
Fumata nera anche martedì 25 gennaio dopo la seconda giornata di votazioni per il presidente della Repubblica. Di nuovo una valanga di schede bianche: 527. Anche oggi un trionfo di fantasia sui nomi “alternativi”: Baglioni, Ruggeri, Amadeus, Alberto Angela, Zoff e Mancini. La notizia principale della giornata è stata la rosa dei nomi avanzata dal centrodestra: Letizia Moratti, Marcello Pera e Carlo Nordio.
Lunedì 24 gennaio, prima votazione: schede bianche
La prima votazione per eleggere il successore di Sergio Mattarella si è tenuta lunedì 24 gennaio, a partire dalle 15 e 45. Come previsto, non essendoci ancora un’intesa tra i partiti di maggioranza, a prevalere è stata l’opzione scheda bianca. Fumata nera, dunque. Questi i risultati: 672 schede bianche, 51 nulle, 36 voti per Paolo Maddalena, 16 per Sergio Mattarella, 9 Roberto Cassinelli, 9 Marta Cartabia, altri nomi.
Tra gli eventi rilevanti della giornata, il vertice tra Enrico Letta e Matteo Salvini avvenuto nel pomeriggio. Un incontro “lungo e cordiale” negli uffici della Lega alla Camera, che è stato comunicato nella insolita – e molto istituzionale – formula della “nota congiunta” tra Dem e Lega. Molti analisti politici l’hanno letto come passo avanti nella direzione di Draghi nuovo presidente della Repubblica. Con il faccia a faccia si è aperto un dialogo – riferiscono note della Lega e del Partito Democratico -: i due leader stanno lavorando su delle ipotesi e si rivedranno domani. In generale è stata una giornata di incontri tra i leader politici di tutti gli schieramenti e con il premier Draghi. Alla Camera il leader della Lega ha visto Giuseppe Conte. Il presidente del M5s ha incontrato anche il coordinatore di Fi Antonio Tajani. In mattinata il presidente del Consiglio Mario Draghi, a quanto apprende l’ANSA, ha incontrato Salvini. Fonti di Palazzo Chigi, interpellate sul faccia a faccia, hanno risposto: “No comment”.