La censura di Elon Musk, bannati diversi giornalisti da Twitter. Il tycoon ha deciso di sospendere gli account di diversi reporter, colpevoli di aver diffuso notizie negative sul suo conto e i dati sulla posizione del suo jet. Cosa è successo?
Censura su Twitter, bannati giornalisti critici verso Elon Musk
L’ennesima mossa controversa di Elon Musk stavolta colpisce i giornalisti. Il miliardario ha deciso di bannare da Twitter un folto gruppo di reporter che nelle ultime settimane avevano diffuso informazioni e notizie sul suo conto, non propriamente positive. La “purga” ha coinvolto Ryan Mac del New York Times, Donie O’Sullivan della Cnn, Drew Harwell del Washington Post, Matt Binder di Mashable, Micah Lee di Intercept e i reporter indipendenti Aaron Rupar, Keith Olbermann e Tony Webster.
Reporters covering Elon Musk being nuked:
Donie O’Sullivan, @CNN
Drew Harwell, @washingtonpost
Ryan Mac, @nytimes
Aaron Rupar, independent pic.twitter.com/1x9oJijobA— Jon Levine (@LevineJonathan) December 16, 2022
Le scuse di Musk: “Mi hanno doxxato, mettono in pericolo la mia famiglia”
Un portavoce di Twitter ha giustificato la decisione di Musk a The Verge, dichiarando che i giornalisti avevano diffuso la posizione in tempo reale di Musk condividendo dati sui movimenti del suo jet privato. “Criticarmi tutto il giorno va benissimo.” -afferma il miliardario- “Ma doxxare la mia posizione in tempo reale e mettere in pericolo la mia famiglia non lo è”. Una motivazione già usata per sospendere ElonJet, account Twitter gestito da Jack Sweeney che riportava in tempo reale i movimenti dell’aereo privato di Musk. L’accusa di “doxxing” è messa in dubbio da molti critici. I dati sui movimenti di tali veicoli, infatti, sono pubblici e disponibili a tutti. La presa di posizione del tycoon, quindi, non pare altro che una scusa per cacciare dal suo social network voci a lui contrarie.