Emanuela Orlandi continua a non avere giustizia e verità. Tuttavia, il fratello Pietro continua la battaglia per portare a galla ciò che è successo a sua sorella. Le ultime notizie fanno sapere di una convocazione in Vaticano che dal mese di gennaio 2023 ha deciso di riaprire indagine interna.
Emanuela Orlandi, il fratello Pietro convocato in Vaticano
Pietro Orlandi non si arrende e porta avanti la battaglia per conoscere la verità sulla sorella Emanuela, scomparsa più di 40 anni fa. Notizia delle scorse ore che Pietro è stato convocato dal Tribunale del Vaticano come ha annunciato l’avvocato della famiglia Orlandi Laura Sgrò. “Subito dopo Pasqua, è la prima volta che siamo stati convocati”, ha dichiarato il legale all’ANSA. “Porteremo anche la documentazione in cui si parla della permanenza di Emanuela in Inghilterra, è una documentazione che va analizzata, anche per capire se è attendibile“, spiega l’avvocato.
Altre prove in suo possesso contro la Chiesa
Alla trasmissione “Di martedì” (La7), Orlandi ha detto: “Penso che una delle possibilità è che Emanuela possa aver magari anche subito un abuso, ma che quell’abuso sia stato organizzato. È stata portata da qualcuno per creare l’oggetto del ricatto e siccome il Vaticano da quarant’anni fa di tutto per evitare che possa uscire la verità”.
Dietro al rapimento di Emanuela, secondo Pietro Orlandi, ci sarebbe il tema della pedofilia nella Chiesa. “Una possibilità è che Emanuela abbia subito un abuso. Se nel 1993 si parlava di pedofilia nei cardinali, cosa c’è più in alto? Credo sia successo qualcosa ai vertici, e che poi qualcuno abbia chiamato criminali di sua conoscenza per mettere a tacere la situazione”. “A firmare la dispensa per far seppellire De Pedis nella basilica di Sant’Apolinnare è stato il cardinal Poletti. Al procuratore di giustizia presenterò dei documenti, una lettera in cui il cardinale parlava di Emanuela”, ha aggiunto Pietro.