Emanuela Orlandi, le indagini della Procura di Roma dopo la riapertura del caso continuano e pare ci sia anche una collaborazione da parte del Vaticano. Sorpresa piacevole da parte della famiglia che ha rilasciato un commento attraverso il suo legale.
Emanuela Orlandi, le indagini della Procura di Roma proseguono
Le indagine della Procura di Roma sul caso della scomparsa di Emanuela Oralndi proseguono. Il procedimento era stato riaperto dopo che il Csm aveva chiesto informazioni su un esposto presentato al consiglio dai familiari della ragazza.
Già qualche settimana fa, era stata annunciata la riapertura del caso da parte della Procura di Roma. “Dopo quaranta anni non solo non è facile trovare elementi, ma nemmeno fare le pulci alle attività svolte dagli inquirenti dell’epoca perché ogni situazione, ogni indagine va contestualizzata. Non è da escludere che sarà coinvolta nuovamente la Procura di Roma, motivo per cui non posso parlarne”, ha dichiarato il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi intervenendo a un incontro con gli studenti nella scuola don Bosco di Palermo. “Quel che si poteva fare nel 1983 non è quello che si può fare ora e ciò spiega anche molte lacune nelle indagini. Di sicuro c’è che ci sono alcuni reati cosiddetti comuni, anche se gravi, in cui o la soluzione arriva in pochi giorni, oppure ci si impantana e dopo trenta-quaranta anni ancora se ne discute”, ha aggiunto Lo Voi.
L’aiuto del Vaticano
Adesso, un’altra notizia è che la Procura di Roma ha acquisito degli atti, messi a disposizione del Vaticano. “Il nostro augurio è che ci sia una cooperazione leale” tra la procura e Santa Sede “alla ricerca della verità – è il commento di Laura Sgrò, legale di Pietro Orlandi -. È una bella notizia, è quello che noi chiediamo da anni per avere la verità su Emanuela”. La Sgrò ha precisato di avere appreso la notizia dai media e che ancora non c’è nessun coinvolgimento della famiglia Orlandi in questa nuova fase di indagini che si apre sul caso.