Emergenza siccità Italia: la situazione è molto critica a partire dalle regioni del Centro-Nord che stanno lamentando tanti problemi chiedendo al Governo di riconoscere lo stato di emergenza per siccità appunto.
Emergenza siccità Italia: la situazione
Le Regioni chiederanno al Governo la dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, allo scopo di dare priorità all’uso umano e agricolo della risorsa idrica, e di mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi.
’argomento sarà all’ordine del giorno nella Conferenza delle Regioni di mercoledì 22 giugno. Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, che definito la “delicata”, ha annunciato che la siccità che sta mettendo in crisi l’Italia da Nord a Sud, sarà oggetto di un incontro tecnico tra ministeri per fare il punto e poi passare al “livello politico” per gli interventi.
L’incontro, secondo quanto riporta l’Ansa, si terrà in settimana con l’Esecutivo che tiene sotto stretta osservazione il dossier siccità. Alla riunione dovrebbero partecipare i ministri delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli – che aveva definito “inevitabile” dichiarare uno stato di crisi – e della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Intanto, la Lega spinge per un decreto Siccità: “Chiediamo al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza ed un Decreto Siccità a sostegno della nostra agricoltura e per congiurare le gravi ricadute sul comparto agroalimentare”, dice il senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio, capogruppo Lega in Commissione Agricoltura.
Possibile razionamento dell’acqua: le regioni a rischio
Nel Po è scattato l’allarme siccità: alcune Regioni del Nord hanno annunciato la richiesta dello stato d’emergenza. Ci sono circa 125 Comuni della zona del Po che rischiano nelle prossime settimane, il razionamento dell’acqua. Si tratta di un centinaio di comuni piemontesi e almeno 25 della provincia di Bergamo, dove i comuni saranno invitati a firmare ordinanze per un utilizzo essenziale dell’acqua.
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha già chiesto ai cittadini di “fare uso parsimonioso di un bene prezioso come l’acqua, evitando gli sprechi e quindi facendo la propria parte per gli utilizzi di tipo civile”. Emilia Romagna dalle prossime ore sarà in stato di calamità e nel Lazio il presidente della Regione Nicola Zingaretti definisce “grave” la situazione della provincia di Roma, annunciando lo stesso provvedimento per mercoledì 22 giugno.