Emilia Romagna, l’allerta rossa continua e sono diverse le zono che sono state colpite negli ultimi due giorni. Tante sono le persone evacuate con il numero che è destinato a salire in queste ore. In alcuni Comuni si raccomanda di salire ai piani alti.
Emilia Romagna, allerta rossa per giovedì 18 maggio
In Emilia Romagna è allerta rossa ancora una volta con tante criticità da affrontare. La Protezione Civile, insieme alla Regione, ha diramato un bollettino dividendo le fasce di colore in base alle provincie. “Allerta ROSSA per piene dei fiumi nelle province di RE, MO, BO, FE, RA, FC, RN; per frane e piene dei corsi minori nelle province di PR, RE, MO, BO, RA, FC, RN. Allerta ARANCIONE per piene dei fiumi nella provincia di BO. Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di PR, RE, MO; per mareggiate nelle province di FE, RA, FC, RN. Per giovedì 18 maggio non sono previste precipitazioni sul territorio regionale. Tuttavia, per le piogge elevate di martedì 16 e mercoledì 17 maggio, si prevede il perdurare di piene elevate su tutti i tratti vallivi dei corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione. In particolare sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno, interessati da esondazioni e rotte, permangono condizioni di grave criticità, anche nel reticolo di bonifica. I nuovi colmi di piena provenienti da monte fanno prevedere livelli elevati sul fiume Reno a valle di Cento. La criticità idraulica rossa nella pianura modenese è riferita alla propagazione della piena sul fiume Secchia, sul fiume Panaro si prevede una piena di criticità arancione.
Dal punto di vista della criticità idrogeologica saranno ancora possibili numerosi e diffusi dissesti nel settore centrale e orientale della regione dove permarranno condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, e all’aggravamento delle numerosissime frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi. Si prevedono valori di onda e marea sotto i livelli di attenzione, tuttavia si potrebbero generare localizzate esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare”.
Le zone più colpite con migliaia di evacuati
Le zone più colpite sono a Faenza, a Forlì e nel Ravennate con diecimila gli evacuati, destinati a crescere. “Si raccomanda di salire ai piani alti”: è il messaggio che il Comune di Ravenna ha inviato nella notte tramite i canali social ai residenti di Villanova di Ravenna, frazione della città romagnola. “Si stanno registrando innalzamenti dei livelli dell’acqua del canale Magni – spiega il Comune – che stanno generando tracimazioni e allagamenti delle aree circostanti. Per questo si raccomanda di salire ai piani alti. Chi non si sentisse comunque sicuro può recarsi nella sede del comitato cittadino di Villanova di Ravenna oppure nell’area di accoglienza allestita al Cinemacity, in via Secondo Bini 7 a Ravenna”.
In tutto sono 37 i Comuni completamente sott’acqua. “In 36 ore è caduta l’acqua di sei mesi su terreni che non assorbono più nulla” perché “veniamo da settimane e mesi di siccità con due fenomeni contrapposti che moltiplicano i danni”. Così il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini. “Abbiamo 250 frane, quasi 400 strade o distrutte o inagibili e interrotte, in molti luoghi è venuta a mancare contemporaneamente luce, acqua e i telefoni non riescono a comunicare – ha aggiunto Bonaccini -. Ora si tratta di mettere al riparo chinuque, anche gli ultimi rimasti isolati, non sappiamo quanti siano ma crediamo non tantissime persone perché siamo arrivati in quasi tutti i luoghi possibili”.
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