Emilia Romagna, Musumeci ha fatto una proposta al governo per aiutare la Regione anche in termini fiscali. Intanto, il ministro per la Protezione Civile ha aggiornato su una situazione che rimane molto critica.
Emilia Romagna, Musumeci propone lo stop agli obblighi fiscali
L’Emilia Romagna continua ad essere in ginocchio a causa del maltempo, così arriva la proposta dello stop agli obblighi fiscali del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al termine di un vertice al Comitato operativo nella sede del Dipartimento, con in collegamento anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Questo pomeriggio si terrà un vertice con i ministri Lollobrigida, Calderone e il viceministro Leo per concordare provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva in aiuto alla Regione colpita. Faremo tutto ciò che sarà necessario per far fronte alla tragica situazione creatasi. Rinnovo la vicinanza del Governo alle famiglie delle vittime“.
Gli aggiornamenti: “Quadro complicato”
“Sono circa 5mila le persone evacuate“, ha dichiarato Nello Musumeci a ’24 Mattino’ su ‘Radio 24’ dell’emergenza maltempo aggiungendo che potrebbero essere anche di più. Molte persone sono state evacuate “essenzialmente per precauzione – ha continuato – altre perché le loro case erano state o stavano per essere invase dall’acqua”.
“Il quadro è complicato e difficile, la speranza è che nel pomeriggio possa attenuarsi il flusso delle piogge. Sono 14 i fiumi coinvolti anche, in parte, nelle Marche. Oltre 400 i vigili del fuoco che stanno operando a cui si aggregheranno altre 100 unità. Tre elicotteri nella notte hanno lavorato per soccorrere persone che non potevano essere raggiunte. Abbiamo allertato i sindaci dal pomeriggio di ieri, l’evacuazione preventiva è l’unico rimedio, soprattutto per chi abita a piano terra e vicino ai fiumi”, ha detto ancora Musumeci.
“Il soccorso acquatico entrerà in azione a minuti. Stiamo monitorando il sistema delle dighe: alcune sono particolarmente tenute sotto controllo, prevediamo una riduzione del flusso delle loro acque, naturalmente“, ha continuato. “Bisogna rivedere tutto il territorio, l’antropizzazione ha determinato un concorso di responsabilità. E’ un lavoro serio, affidato essenzialmente alle Regioni per il quale serviranno diversi milioni di euro, serve un impegno di spesa straordinario – ha sottolineato – Non esiste in Italia un territorio a rischio zero, gli alvei vanno tenuti costantemente puliti. Spero ci sia una nuova coscienza civica, non abbiamo più alibi”. E ha concluso: “Siamo pronti a intervenire come governo. Già abbiamo deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze. Poi va fatta una ricognizione attenta sugli argini da ricostruire e il sistema idraulico da modificare”.