Enrico Varriale ha fatto causa alla Rai per essere reintegrato come conduttore. Dopo le accuse e le indagine per stalking e violenza fisica, il conduttore è stato sospeso dalla Rai. Così, ecco la mossa di Varriale.
Enrico Varriale ha fatto causa alla Rai dopo le accuse di stalking
Enrico Varriale è stato indagato per stalking perché è stato denunciato della sua ex compagna. Il gip ha disposto nei confronti del giornalista sportivo della Rai la misura cautelare del “divieto di avvicinamento”. “Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata”. E ancora: “Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina”, aveva dichiarato l’ex compagna. Inoltre, il gip ha disposto per il giornalista la duplice prescrizione di “non comunicare con lei” neppure “per interposta persona”. E di “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza”. In seguito è arrivata anche la sospensione dalla Rai. Tuttavia, il giornalista non ci sta e ha fatto causa all’azienda pubblica.
Il giornalista vuole essere reintegrato
Dunque, Varriale si è rivolto al giudice del lavoro per chiedere di essere reintegrato a tutti gli effetti nella Rai. Varriale aveva spiegato la sua versione sulla lite del 6 agosto 2021. “Di quel giorno voglio dire due cose. La prima: non le ho mai messo le mani al collo. Al Gemelli le hanno fatto una prognosi di cinque giorni. Un’abrasione alla base del collo, solo un’abrasione»”. La seconda cosa che Varriale ha evidenziato è la reciprocità della violenza: “Ci siamo colpiti tutti e due. Non l’ho picchiata. Non ho provato a strangolarla. È stato un litigio. Alla fine avevo l’occhio pesto, quello messo peggio ero io. Lo hanno visto diverse persone, anche nei giorni successivi. Ma io non mi sono fatto refertare. Una colluttazione non è meno grave. È comunque diverso. Io non ho mai picchiato una donna”. Varriale ha anche negato le accuse di stalking: “Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale. Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare la loro infondatezza facilmente e in tempi brevi”.