Per Enrico Varriale non c’è pace. Già ad agosto 2021 ha perso la vicedirezione di Rai Sport. Poi, una settimana fa, ecco le accuse della ex moglie a Enrico Varriale: “Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata”. Ora, invece, la decisione presa insieme alla Rai di non andare in video per commentare le partite della Nazionale in tv in questi giorni. Che cosa è successo?
Enrico Varriale indagato per stalking dall’ex moglie: “Mi ha picchiata e presa a schiaffi”
Enrico Varrial è indagato per stalking perché è stato denunciato della sua ex compagna. Il gip ha disposto nei confronti del giornalista sportivo della Rai la misura cautelare del “divieto di avvicinamento”. “Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata”. E ancora: “Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina”.
Accuse pesanti che mettono in difficoltà ,ma anche in imbarazzo il giornalista di origine napoletana Enrico Varriale, che replica e si difende.
Enrico Varriale indagato per stalking: arriva la misura cautelare
Per il giornalista Enrico Varriale dopo le accuse è arrivata anche una misura cautelare: dal 27 settembre il gip Monica Ciancio ha disposto nei confronti del giornalista un “divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa” e due prescrizioni: “non comunicare con lei” neppure “per interposta persona” e di “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza”.
La vicenda giudiziaria è stata riportata in esclusiva dal Corriere della Sera, che riporta ampi stralci del provvedimento firmato dalla giudice del Tribunale di Roma che definisce così Varriale, dopo la denuncia e le indagini preliminari: “Le condotte poste in essere dal Varriale danno conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo”.
Chi è la ex moglie di Enrico Varriale
L’ex moglie di Varriale è una giovane imprenditrice che si è trasferita dalle Marche a Roma. Le violenze sarebbero iniziate nel mese di agosto 2021. Si legge negli atti che Varriale “durante un alterco per motivi di gelosia, la sbatteva violentemente al muro, scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole dei calci e, mentre la parte offesa cercava di rientrare in possesso del cellulare che le aveva sottratto, le afferrava il collo con una mano, cagionandole lesioni”.
Dopo le ripetute lesioni, la donna, si legge sempre negli atti, ha deciso “di troncare la relazione e ogni forma di comunicazione” e di andare al pronto soccorso del Policlinico Gemelli. Nel referto viene riportata una prognosi di 5 giorni per “ferita lacero contusa al braccio sinistro, ecchimosi alla mano sinistra, tumefazione del gomito destro con dolenzia alla mobilizzazione attiva, abrasioni alla base del collo e sul ginocchio sinistro”.
Enrico Varriale replica alle accuse
Enrico Varriale, vista anche la sua immagine pubblica, ha deciso di replicare senza mezzi termini: “Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale. Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare la loro infondatezza facilmente e in tempi brevi”.
“Ho potuto chiarire la mia posizione nell’interrogatorio con il giudice, sono sicuro che le false accuse che mi sono state mosse troveranno smentita nei fatti – ha poi aggiunto il giornalista come riportano l’Adnkronos e il Corriere della Sera – ho fiducia nella giustizia e spero che farà il suo corso nei tempi più brevi possibili. I tanti che mi conoscono sanno che non posso essere quel tipo di uomo, e sono commosso per la vicinanza che ho ricevuto da tante persone”.
Partite Rai, Varriale fa luce sulla vicenda
Enrico Varriale non ha commentato la partita di Nations League del 6 ottobre e non andrà in video nemmeno per la partita del 10 agosto. Sospensione da parte della Rai, come è stato scritto? Il giornalista Enrico Varriale ha rilasciato un’intervista a La Stampa spiegando che si tratta di una decisione presa di comune accordo con la Rai: «Non c’è stata nessuna sospensione e chi ne ha parlato e ha sbattuto il mostro in prima pagine ne risponderà nelle sedi opportune. Tutto è andato diversamente. In accordo con la direzione della mia testata e con i vertici dell’Azienda, abbiamo deciso che sarebbe stato più opportuno per me non seguire la partita del 10. Questo per non dar luogo a chiacchiere, equivoci, strumentalizzazioni e risvolti spiacevoli. A tutela della Rai e mia. Ripeto: una decisione presa di comune accordo. Nessuna sospensione e alcun provvedimento disciplinare».
Una vicenda che preoccupa il giornalista per come è stata diffusa in modo distorto e in pubblico: «La vicenda per come è stata trattata mi preoccupa. Sono stato additato come un mostro, ma allo stato dei fatti c’è solo una denuncia, la versione della signora e la mia versione. Mi preoccupa che si facciano processi sui giornali, un gioco al massacro che io non ho mai fatto. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale. Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Non ho mai stalkerizzato alcuno e chi afferma il contrario ne risponderà. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare l’infondatezza delle accuse in tempi brevi. Sono tranquillo in attesa di chiarire».