Chi è Enzo Avitabile, cantautore e sassofonista napoletano. Nel corso della sua carriera ha pubblicato ben 18 album e ha suonato al fianco di molti artisti di spessore. Cosa sappiamo sul suo conto?
Chi è Enzo Avitabile, vita privata e carriera del cantautore napoletano
Nato a Napoli il primo marzo 1955, Vincenzo Avitabile, detto Enzo, ha 68 anni ed è un noto sassofonista e cantautore napoletano. Appassionato di musica fin da bambino, comincia a suonare e ad esibirsi in pubblico già a sette anni. Si diploma in flauto al Conservatorio di San Pietro a Majella e collabora con diversi artisti nel corso della sua carriera. Ha suonato al fianco di Pino Daniele, Edoardo Bennato e con molti esponenti internazionali del genere jazz e soul. Tra questi ricordiamo James Brown, Tina Turner, Maceo Parker, Marcus Miller, Richie Havens, Randy Crawford e Afrika Bambaataa.
Da solista fa il suo esordio nel 1982, con l’album Avitabile, il primo di 18 lavori in studio pubblicati nel corso della sua carriera. Tra questi spiccano Correre in fretta, Stella dissidente, Addò e Black Tarantella, vincitore del Premio Lunezia 2012 per il valore musical-letterario. Nel 2018 è sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo, al fianco di Peppe Servillo con Il coraggio di ogni giorno. Il duo arriva al dodicesimo posto nella categoria Campioni. Avitabile ha un profilo Instagram con oltre 80mila follower in cui aggiorna il suo pubblico sui suoi progetti ed esibizioni.
Vita privata: moglie, figlie, Instagram
L’amore della vita di Enzo Avitabile era una donna di nome Maria, sua moglie e madre delle sue due figlie, Angela e Connie. Purtroppo la loro storia è stata interrotta dalla morte improvvisa della donna, scomparsa in circostanze poco chiare nel 2002. Avitabile ha dovuto crescere da solo le sue figlie, come ha spiegato lui stesso in un’intervista concessa a Repubblica: “Loro mi hanno fatto capire come potevo fare da papà e da mamma. Sono state figlie e sorelle e oculate amministratrici finanziarie”.
Il loro supporto è stato fondamentale per l’artista: “Oggi una è chimica, l’altra è biologa: sono entrambe ricercatrici. Loro stavano a casa, mi aspettavano, organizzavano la famiglia come se fossero una madre: questa è stata una cosa incredibile per me. Io sono orgoglioso di loro. Sono orgoglioso della dedizione, di credere profondamente che le persone hanno l’unica possibilità di studiare e di credere nei sogni e nelle probabilità, e di avere una fede, perché altrimenti si prendono delle strade che non sono confortevoli”.