Eva Kaili, il Parlamento UE chiede la sua rimozione dalla vicepresidenza. Si vota oggi in base all’articolo 21 per la destituzione della politica greca, coinvolta nello scandalo Qatargate. Il legale di Kaili: “Innocente, non ha nulla ha che fare con i finanziamenti”.
Parlamento UE vota per la rimozione di Eva Kaili dalla vicepresidenza
Oggi a mezzogiorno il Parlamento Europeo valuterà la posizione di Eva Kaili. La conferenza dei presidenti del Parlamento UE ha scelto di attivare l’articolo 21 del regolamento per rimuovere l’eurodeputata greca dal ruolo di vicepresidente a causa del suo coinvolgimento nello scandalo Qatargate. La politica greca è una dei tanti deputati europei, tra cui anche Antonio Panzeri, accusati di aver accettato mazzette per influenzare il Parlamento Europeo “a favore di Qatar e Marocco”. La richiesta di destituzione verrà valutata oggi in plenaria. Per approvarla, sarà necessaria una maggioranza di tre quinti dei voti espressi, che rappresentino almeno tre gruppi politici.
Tale scelta era stata già anticipata dalla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. La presidente si è detta “furiosa” per lo scandalo tangenti e ha confermato l’intenzione di indagare a fondo sulla questione: “Il Parlamento Europeo, cari colleghi, è sotto attacco. La nostra società democratica e aperta è sotto attacco. Coloro per i quali la stessa esistenza del Parlamento è una minaccia non si fermeranno davanti a nulla. Non nasconderemo la polvere sotto il tappeto: lanceremo una indagine interna, per guardare a tutti i fatti“.
Parla il legale di Kaili: “Innocente, non c’entra nulla con i finanziamenti”
Il legale di Eva Kaili, l’avvocato Michalis Dimitrakopoulos, ha parlato della sua assistita in un intervento trasmesso dal canale televisivo privato greco Open TV. “La sua posizione è che è innocente, vi posso dire questo.” -ha affermato Dimitrakopoulos- “Non ha nulla a che fare con i finanziamenti del Qatar, nulla, in modo esplicito e inequivocabile. Questa è la sua posizione”. Nonostante le parole del legale, la posizione di Kaili pare sempre più instabile. La polizia ha sequestrato 150mila euro trovati nell’abitazione della politica greca. Gli agenti hanno inoltre trovato oltre 600mila euro in una valigia che il padre di Kaili stava portando via da un hotel di Bruxelles. L’autorità antiriciclaggio greca ha preventivamente congelato tutti i beni della vicepresidente.