Fallimento Russia: quali conseguenze per l’Italia? La guerra tra Russia e Ucraina non accenna per ora a placarsi e le sanzioni contro la Russia tendono ad essere di settimana in settimana più severe. Ma cosa accadrebbe all’Italia in caso di fallimento della Russia?
Fallimento Russia: le conseguenze per l’Italia
Un fallimento per la Russia non sarebbe indolore neanche per l’Italia e per l’economia europea, in quanto con la globalizzazione gran parte delle principali economie mondiali sono tutte interconnesse tra loro.
- La Russia, ad esempio, potrebbe vietare l‘esportazione di grano e zucchero, e altri prodotti agricoli per mantenere la stabilità del mercato interno, dando un grosso danno al nostro settore primario.
- Costi aggiuntivi saranno sempre più pesanti anche per il costo di benzina e diesel.
- L’Ue dovrà sicuramente abbandonare il sogno di una ripresa rapida a seguito della contrazione economica dovuta al Covid. “Avevamo previsto una crescita del 4% per quest’anno a livello europeo, ma numeri simili non sono più realistici” ha affermato il Commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni, dopo una riunione dell’Ecofin.
- Aumenterà considerevolmente anche il prezzo del gas (più ancora dell’aumento attualmente visibile) dando un altro colpo alle tasche degli italiani. Il fatto che l’Italia dipenda per più del 40% dal gas russo, non è tranquillizzante per trovare una soluzione nel breve periodo.
- Un fallimento della Russia, inoltre, porterebbe ad una forte crisi geopolitica internazionale dai contraccolpi davvero imprevedibili e manderebbe in seria difficoltà anche tutte le aziende italiane presenti in Russia.
- Non meno importante per le aziende italiane, in caso di fallimento della Russia, è una “guerra dei prezzi” per gli approvvigionamenti e le forniture delle materie prime se l’Italia e l’Europa dovessero continuare a perseguire la strada delle sanzioni.