Tanti conoscono la storia di Peppino Impastato, vittima della mafia, ma pochi conoscono quella della mamma, Felicia Impastato. Chi era? Una madre coraggio, che non si è stancata di lottare alla ricerca di giustizia per il figlio. A raccontare la sua storia è l’omonimo film tv di Rai Uno con protagonista Lunetta Savino per la regia di Gianfranco Albano.
Chi era Felicia Impastato
Per oltre vent’anni Felicia Impastato ha lottato con coraggio e determinazione e forza incrollabile perché fosse fatta giustizia per il figlio, Peppino Impastato, assassinato dalla mafia. La sua è la storia di una donna in un territorio difficile e complesso come quello siciliano a fine Anni Settanta, dominato dallo strapotere della criminalità organizzata. Ma Felicia Impastato non si è fermata e si è costantemente battuta per far incriminare i responsabili della morte del figlio, diventando, per il suo grande impegno civile e sociale, un punto di riferimento per tutti coloro che quotidianamente lottano per la ricerca della verità e l’affermazione della legalità in Italia.
La storia
Felicia Bartolotta, vedova Impastato, nasce a Cinisi il 24 maggio 1916 e sempre nel suo paese muore il 7 dicembre 2004, a 88 anni. Nel 1947 si sposa con Luigi Impastato, piccolo allevatore legato a Cosa nostra. Dal matrimonio nascono tre figli: nel 1948 Giuseppe detto “Peppino”, nel 1949 Giovanni, morto di meningite nel 1952 a soli 3 anni, e nel 1953 il terzo figlio, anch’esso Giovanni. Nella notte del 9 maggio 1978 Peppino, che è candidato anti-mafia alle elezioni comunali nelle liste di Democrazia Proletaria, viene assassinato dai mafiosi, che lasciano il suo cadavere sui binari della ferrovia per far credere che sia rimasto ucciso mentre stava progettando un attentato. E’ la stessa notte del ritrovamento del corpo di Aldo Moro e il delitto passa in secondo piano, rischiando di essere derubricato a suicidio.
Felicia rompe pubblicamente i rapporti con i parenti del marito (morto nel 1977) legati a Cosa Nostra e, con l’aiuto del figlio Giovanni e della nuora, anch’essa di nome Felicia, consapevole delle reali circostanze in cui è morto il figlio, dà vita a una battaglia continua e costante perché la giustizia scopra la verità e punisca i responsabili.
Nel 2002 Badalamenti viene riconosciuto come colpevole dell’uccisione di Peppino Impastato e condannato. Dopo aver ottenuto giustizia per il figlio, Felicia racconta la sua vita nel libro “La mafia in casa mia”. La sua abitazione è stata rinominata “Casa memoria Felicia e Peppino Impastato”
Felicia Impastato, trama del film tv
Ci sono due storie che attraversano la vita e la morte di Peppino Impastato. La prima è quella di un ragazzo che sfida il padre e la mafia fino a trovare la morte. La seconda è quella che comincia dopo la sua scomparsa. Ed è la storia di una madre che decide di fare ciò che nessuna donna in Sicilia, fino a quel momento, aveva fatto mai. Parlare, denunciare, gridare al mondo i nomi e i cognomi di chi ha ucciso suo figlio. Rincorrere lo Stato, che vorrebbe archiviare il delitto prima come atto terroristico, poi come suicidio per compiacere gli interessi dei mafiosi, e costringerlo a darle giustizia.
“Felicia Impastato” è una coproduzione Rai Fiction – 11 Marzo Film, prodotta da Matteo Levi, un film liberamente ispirato alla storia di Felicia Impastato, al suo impegno civico, sociale e personale nella lotta alla mafia. Firmano soggetto e sceneggiatura Diego De Silva e Monica Zapelli con la consulenza di Giovanni Impastato, figlio di Felicia e fratello minore di Peppino. Con Lunetta Savino nei panni della protagonista, Carmelo Galati, Barbara Tabita, Linda Caridi, Alessandro Agnello, Gaetano Aronica, Paride Benassai, Alessandro Idonea, Francesco La Mantia, Rosario Petix, Fabrizio Ferracane e con la partecipazione di Giorgio Colangeli e Antonio Catania.