Femminicidio a Bologna, donna di 56 anni uccisa a martellate dallo stalker che la tormentava da tempo. Il 27enne le ha teso un agguato nel cortile del suo condominio. La vicina: “Aveva paura di lui, me lo aveva detto”.
Femminicidio a Bologna, 56enne uccisa a martellate dal suo stalker
Aggredita e uccisa a mazzate di fronte casa sua dallo stalker che la perseguitava da tempo. È morta così Alessandra Matteuzzo, 56enne di Bologna, ennesima vittima di femminicidio di questo 2022. Il killer è un uomo di 27 anni, Giovanni Padovani, già in passato denunciato dalla donna per averla seguita ed importunata più volte. La sera del 23 agosto, lo stalker ha teso un agguato alla vittima di fronte al portone del suo condominio, in via dell’Arcoveggio, dove l’ha attesa per ben due ore. All’arrivo di Alessandra, è partita l’ennesima, violentissima discussione poi sfociata nell’aggressione. I vicini hanno chiamato il 112, allertati dalle urla dei due. All’arrivo della polizia e dei soccorsi, la 56enne era riversa a terra, svenuta, con una grave ferita alla testa. È morta poco dopo il suo arrivo in ospedale. Gli agenti hanno arrestato Padovani, con l’accusa di omicidio aggravato.
La testimonianza della vicina: “Aveva paura di lui, mi aveva chiesto di non aprirgli la porta”
Alessandra aveva già raccontato la sua storia al vicinato, spesso testimone delle violente liti con Padovani. “Aveva paura di lui.” -spiega una sua vicina al Resto del Carlino- “Me lo aveva detto, se dovesse tornare non apra“. Un consiglio che ha preso a cuore anche nella sera dell’omicidio: “Era già qui sotto casa alle 19.15 quando sono arrivata. Sono entrata, lui voleva entrare anche se io chiudevo la porta. Alle 21 è arrivata Alessandra, ripeteva che lui se ne doveva andare. Ma lui rispondeva sì e non andava via. Nel cortile l’ha aggredita, lei urlava”.