Festa della Liberazione, le due alte cariche dello Stato hanno voluto ricordare il 25 aprile. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo ha fatto scrivendo una lettera mentre il presidnete della Repubblica ha parlato alla vigilia.
Festa della Liberazione, la lettera della Meloni
Giorgia Meloni ha voluto ricordare il 25 aprile con una lettera scritta al Corriere della Sera. Secondo al Meloni la Festa della Liberazione è l’ “l’affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana”. E per la premier “chi dal processo costituente era rimasto escluso per ovvie ragioni storiche, si impegnò a traghettare milioni di italiani nella nuova repubblica parlamentare, dando forma alla destra democratica”.
Poi, la Meloni racconta di aver incontrato Paola Del Din. Nata a Pieve di Cadore nell’agosto 1923, ha ricevuto la medaglia d’oro al valor militare per la sua attività durante la Resistenza con il nome di “Renata”. “Durante la Resistenza combatteva con le Brigate Osoppo, le formazioni di ispirazione laica, socialista, monarchica e cattolica. Fu la prima donna italiana a paracadutarsi in tempo di guerra. Il suo coraggio le è valso una Medaglia d’oro al valor militare, che ancora oggi, quasi settant’anni dopo averla ricevuta, sfoggia sul petto con commovente orgoglio. Della Resistenza dice: “Il tempo ci ha ribattezzati Partigiani, ma noi eravamo Patrioti, io lo sono sempre stata e lo sono ancora”.
Le parole di Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell’incontro al Quirinale con una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, alla vigilia del 78° anniversario della Liberazione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lodato “l’impegno e la determinazione che le associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”. Bisogna “tenere viva la memoria” delle atrocità nazi-fasciste ma soprattutto non dimenticare quanti lottarono e “permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”.
LEGGI ANCHE: 25 aprile è la Festa della Liberazione, perché e cosa si festeggia: storia e significato