Perché leggere questo articolo? Dal 16 al 19 maggio Modena, Carpi, Sassuolo e Pavullo ospiteranno la quinta edizione del Festival della Giustizia Penale.
Dal 16 al 19 maggio, su tutto il territorio provinciale, si svolgerà la quinta edizione del Festival della Giustizia Penale. Il tema scelto per la kermesse del 2024 è estremamente complesso e delicato: “La vita e la morte nella giustizia penale“. Pena di morte, carcere, fine vita, maternità surrogata e aborto saranno solo alcuni dei grandi temi che verranno affrontati durante la tre giorni, che si articolerà in conferenze e dibattiti, ma anche in spettacoli teatrali, reading e mostre.
Vita e morte al Festival della Giustizia Penale
Il programma del festival è stato presentato alla presenza del Presidente della manifestazione, l’avvocato Guido Sola, del Direttore del Comitato Scientifico, del Professore Luca Lupària Donati, il responsabile del Dipartimento di Giurisprudenza, Professor Carmelo Elio Tavilla e di alcuni membri del Comitato Organizzativo, tra i quali Martina Cagossi, Roberto Ricco e Gianpaolo Ronsisvalle.
Guido Sola ha spiegato: “L’obiettivo è sempre quello che ci ha portato a pensare e poi progettare e realizzare il festival della Giustizia penale. Cioè quello di parlare di garantismo. Di giustizia penale si parla sempre, di garantismo non si parla mai, soprattutto in un Paese che nella nostra ottica è sempre così profondamente ammalato di populismo e di giustizialismo. Il festival nasce per parlare di garantismo ai cittadini, tra i cittadini, e quindi è un prodotto che è sempre più pensato per essere rivolto ai non addetti ai lavori. I nostri relatori accettano la sfida di parlare di temi importanti con linguaggi laici, utilizzando anche schemi non convenzionali quali quelli della musica, del teatro, delle letture e delle mostre fotografiche, che anche quest’anno arriveranno queste nostre importante tre giorni a Modena, Carpi, Sassuolo e Pavullo nel Frignano”.
Il programma del Festival della Giustizia Penale
Tra gli ospiti principali attesi nelle giornate del festival, vi è il già Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, protagonista di un incontro dedicato al tema della maternità surrogata; sarà presente anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che in un talk domenicale affronterà la questione dello spazio di sicurezza e libertà in Europa, e a seguire l’ex-Ministro Andrea Orlando, che discuterà di stato di diritto e realtà carceraria. Il Mercato Albinelli sarà invece la cornice che ospiterà un confronto con Roberto Formigoni, già Presidente della Regione Lombardia, che racconterà la sua vicenda giudiziaria.
All’interno di un altro momento del festival, verrà invece intervistato Beniamino Zuccheddu, vittima di un errore giudiziario, per il quale è rimasto in carcere per 33 anni, così come un focus internazionale sulla pena di morte vedrà la presenza di Ricky Jackson, incarcerato per 39 anni per un crimine che non aveva mai commesso.
Significativa anche la presenza di Francesca Scopelliti, che leggerà le lettere dal carcere del suo compagno Enzo Tortora, proprio in occasione dell’anniversario della sua scomparsa; la Presidente della Commissione Giustizia del Senato Giulia Bongiorno dialogherà poi in merito alla violenza di genere, mentre la giornalista Daria Bignardi presenterà il suo ultimo libro “Ogni prigione è un isola”.
“Perfetti colpevoli” lo spettacolo di Chiara Padovani
Altri momenti di grande rilevanza per il festival saranno le serate culturali, con lo spettacolo “Perfetti colpevoli. Landru e Cianciulli: lo spettro del dubbio” di Chiara Padovani, presso il Teatro Michelangelo la sera di venerdì 17 maggio alle 21.00, l’inaugurazione della mostra “Le vite nella giustizia” all’ex Albergo Diurno nella serata di sabato 18 maggio e, in contemporanea all’Auditorium San Rocco di Carpi, verrà rappresentato il pensiero di giustizia per gli ultimi, nelle opere di Fabrizio De Andrè.
Il programma completo è scaricabile QUI.