Chi è Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio. Eletto nel febbraio del 2023, è finito al centro di una serie di polemiche dopo la decisione di revocare il patrocinio al Roma Pride: “Promuove l’utero in affitto. Chiedano scusa per le manipolazioni”.
Chi è Francesco Rocca, carriera e vita privata del Presidente della Regione Lazio
Nato a Roma il primo settembre 1965, Francesco Rocca ha 57 anni ed è un noto politico italiano, eletto Presidente della Regione Lazio nel febbraio del 2023. Si sa poco o nulla sulla sua vita privata e personale, ma vi sono molte informazioni circa il suo percorso politico e professionale. Vicino al mondo del volontariato fin dai tempi dell’università, ha collaborato con il Jesuit Refugee Service, la Caritas e la Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo. È in questo periodo che si avvicina alla politica, facendo gavetta nel Fronte della Gioventù, associazione giovanile del Movimento Sociale Italiano.
Dopo la laurea in Giurisprudenza, Rocca esercita l’attività di avvocato e continua a impegnarsi nel volontariato. Comincia inoltre a lavorare come manager in importanti istituzioni pubbliche, in particolare in ambito sanitario. Nel 2007 diventa Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, associazione in cui torna come Presidente nel 2013. Rocca lascia l’incarico verso la fine del 2022 quando l’attuale premier Giorgia Meloni lo propone come candidato per le elezioni regionali 2023 per la carica di Presidente della Regione Lazio: “Ho voluto allontanarmi dal mio ruolo subito per evitare ogni possibile strumentalizzazione e per proteggere la nostra associazione e tutti voi”. Nonostante la bassa affluenza regionale, Rocca ottiene la vittoria raccogliendo il 53% delle preferenze.
La polemica sul Roma Pride, revocato il patrocinio: “Chiedano scusa per le manipolazioni”
Nell’estate del 2023 Francesco Rocca è finito al centro di molte discussioni a causa della decisione di revocare il patrocinio al Roma Pride, che a detta della Regione Lazio sarebbe stato strumentalizzato per “promuovere la maternità surrogata”. Le parole del Presidente, che pretende le scuse degli organizzatori, han fatto indignare gli ambienti vicini alle tematiche LGBTQ+: “Colamarino chieda scusa per la strumentalizzazione e la manipolazione, e immediatamente ridaremo il patrocinio. Ma non c’è spazio di mediazione per l’utero in affitto”.
“Il gay pride dovrebbe essere la festa di tutti.” -ha continuato Rocca- “Io mi ero raccomandato di non rivendicare posizioni che potessero essere lesive della morale comune. Tutti abbiamo posizioni diverse e sensibilità da rispettare. Quello che è in gioco quando si parla del Pride è la dignità di ogni essere umano e i diritti di ogni essere umano. Questo pensavo fosse l’aspetto al centro del gay pride, non una pratica che la corte di Cassazione ha definito degradante e lesiva dei diritti delle donne”.
La risposta del portavoce del Pride, Mario Colamarino, non si è fatta attendere: “Chiaramente non ci sarà nessuna scusa rispetto alle affermazioni di Rocca da parte del Roma Pride. Nessuno ha manipolato nessuno. Abbiamo solo fatto una richiesta formale alla Regione Lazio e loro hanno risposto con la concessione a titolo gratuito del patrocinio. Non c’è stata un’interlocuzione precedente. Forse probabilmente dovevano un po’ capire e conoscere quali erano le nostre istanze, che poi sono le stesse da anni, prima di accordare il patrocinio”.