Cominciato già da questa notte, la Francia è alle prese con un maxi sciopero contro le pensioni. Il paese è completamente bloccato a causa di moltissime manifestazioni, tra blocchi stradali e diverse persone pronte a riempire le piazze di città differenti.
Tutti lottano per lo stesso ideale: chiedere l’annullamento della legge sulle pensioni che il presidente è pronto a legalizzare.
Maxi sciopero contro le pensioni in Francia: il paese è bloccato
Sotto l’occhio del ciclone c’è Emmanuel Macron che ha voluto – insieme alla premier Elisabeth Borne – aumentare l’età per andare in pensione, salendo così da 62 a 64 anni. Questo però non ha trovato il favore dei cittadini che si sono mobilitati mettendo in atto diverse giornate di proteste e manifestazioni.
In data Martedì 7 Marzo è però previsto un autentico maxi sciopero, volto a piegare le intenzioni del presidente della Repubblica francese. Si tratta del sesto giorno di protesta, quello definito “decisivo”. Ci saranno ben 260 manifestazioni in tutta la nazione e saranno coinvolte molte persone, si ipotizza più di un milione.
Già dalle prime ore della mattina la Confédération générale du travail (ovvero la confederazione sindacale francese) ha evidenziato come ci siano stati blocchi stradali e ferroviari, creando moltissimi disagi. L’intento è quello di dimostrare che i cittadini fanno sul serio e che pretendono di essere ascoltati. Senza dubbio, se lo sciopero dovesse continuare a protrarsi, “costringerebbe” Macron a prendere delle decisioni e dar retta ai tanti manifestanti.
Per cercare di giocarsi ogni possibilità, a Parigi è previsto un corteo di grande rilievo che comincerà alle ore 14, partendo da Sévres-Babylone per arrivare al Place d’Italie. Gli oppositori sono tantissimi e andranno a formare una vera e propria catena sociale, che il presidente non potrà ignorare. Bisognerà capire chi avrà la meglio, se il popolo o la politica.
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