La Francia è chiamata di nuovo al voto per decidere quale sarà il suo presidente per i prossimi anni. Attualmente il favorito è Emmanuel Macron, ma il presidente uscente deve affrontare alcune insidie. Vediamo quando si vota.
Francia, quando si vota alle presidenziali?
I francesi sono chiamati alle urne domenica 10 aprile (mentre il ballottaggio sarà il 24 aprile). Si potrà votare dalle 8 alle 19 mentre a Parigi e Marsiglia si potrà votare fino alle 20. Il presidente della Repubblica entrerà in carica al più tardi il 13 maggio, ultimo giorno del mandato precedente e resterà in carica per cinque anni.
Sistema elettorale
Il presidente francese è eletto con sistema maggioritario a doppio turno. Se un candidato riceve la maggioranza assoluta dei voti (non è mai successo) viene eletto, altrimenti si procede ad organizzare il secondo turno con la scelta tra i due candidati che sono arrivati in testa. Il candidato che a quel punto ottiene la maggioranza diventa Presidente.
Francia, elezioni 2022: i poteri del presidente eletto
Il Presidente eletto nomina il capo del governo (che poi gli sottopone una lista di ministri), può sciogliere l’Assemblée Nationale, decidere di indire un referendum. Il presidente, e questo è molto importante in questo periodo in cui vi è il conflitto in Ucraina, è anche il capo delle forze armate e può premere il “bottone rosso” per dare il via libera ad un attacco nucleare. Ratifica anche i trattati internazionali in politica estera e accredita gli ambasciatori. Risiede all’Eliseo, in presenza del capo di Stato, che riunisce ogni mercoledì il consiglio dei ministri.
Le ultime elezioni presidenziali del 2017 sono state vinte da, grazie al movimento politico En Marche!, da Emmanuel Macron che è diventato il più giovane presidente della storia francese.
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Francia, elezioni 2022: gli sfidanti di Emmanuel Macron
- Marine Le Pen del Front National (che rappresenta una destra tendente all’estremismo) accreditata dai sondaggi come la principale avversaria del presidente uscente proprio come cinque anni fa;
- Jean-Luc Melenchon (candidato di estrema sinistra), che pare insidiare Marine Le Pen per la conquista del ballottaggio. L’ex senatore e ministro, uscito nel 2008 dal Partito socialista, ha provato a fondare un suo nuovo movimento (La Francia Indomita) con il quale sta provando a scalare l’Eliseo;
- Eric Zemmour (fondatore del partito Reconquete, noto per le sue posizioni anti-immigrazione
- Valerie Pecresse, diventata con la vittoria delle primarie la prima candidata donna dei Les Republicains.
- Anne Hidalgo, candidata presidenziale del Partito Socialista e attualmente sindaca di Parigi