Il paese del Sol Levante torna ad avere paura. In Giappone, durante un comizio, si è segnalato l’allarme attentato a causa di una bomba carta lanciata da un 24enne, successivamente arrestato.
Presente all’evento anche il primo ministro nipponico.
Attentato in Giappone: lanciata bomba carta
Dopo quasi un anno dalla vicenda che colpì Shinzo Abe (a quel tempo primo ministro), il Giappone è tornato ad avere paura a causa di un attentato. Una dinamica molto simile, poiché l’evento ha avuto luogo a Wakayama, nella prima giornata di oggi, Sabato 15 Aprile. Fumio Kishida, premier del paese nipponico, si trovava nei dintorni di Saikazaki, in prossimità del porto per sostenere il candidato del partito Liberal-democratico, in vista delle prossime elezioni.
Un ragazzo di 24 anni ha così mirato al primo ministro lanciando una bomba carta, per poi essere bloccato dalle forze dell’ordine e arrestato. Si tratta di Ryuji Kimura, colpevole di aver cercato di minare l’incolumità del primo ministro. L’ordigno – da lui creato – e scagliato contro il premier, ha creato confusione e panico, essendoci altra gente sul luogo. Per fortuna non ha causo né danni né feriti e Kishida non ha riportato nessun tipo di problema. Il suo discorso – in programma durante il comizio – è stato però annullato.
Si riflette sulla poca attenzione e sicurezza da parte delle forze dell’ordine, nonostante il Giappone presenti un tasso di criminalità bassissimo. Ci sono però diverse azioni di natura criminale che spesso coinvolgono una singola persona. Ci si dovrebbe dunque interrogare sulla scarsa adeguatezza della polizia che – se confrontata a quelle occidentali – deve necessariamente migliorare sotto l’aspetto della sicurezza.
A differenza dell’ultima vicenda, simile a questa di qualche ora fa, questa volta non ci sono stati danni e feriti e questo è già un passo avanti, certi che si tratti di un evento isolato che deve comunque essere punito.