Il deputato del Movimento 5 Stelle per un problema tecnico ha dovuto rinunciare al proprio intervento sul prosecco all’Europarlamento. Non potendo attivare la videocamera, gli è stata negata la traduzione con interpreti e, così, Dino Giarrusso ha detto: “in inglese non riesco”. Sul web intanto si è scatenata la bufera per la sua “figuraccia in Ue”.
Giarrusso all’Europarlamento: “in inglese non riesco”
Bufera sul web per la figuraccia all’Europarlamento di Dino Giarrusso. Il pentastellato avrebbe dovuto fare un intervento di circa un minuto sul prosecco. In particolare, il deputato si sarebbe dovuto esprimere sulla richiesta di protezione europea per il Prosek, vino dolce croato, che lui avrebbe tentato di osteggiare. “È una richiesta che noi italiani contestiamo fortemente perché farebbe inevitabilmente concorrenza al nostro Prosecco“, ha spiegato.
Tuttavia un problema tecnico gli ha impedito di portare a termine l’intervento e di esternare la sua opinione sul vino croato. Trovandosi a casa, per fare compagnia alla moglie malata, Giarrusso si è collegato con il proprio iPhone in conferenza, che però non consente di attivare la videocamera per un’incompatibilità con il software host. Ha perciò comunicato con gli europarlamentari avvalendosi del solo microfono, cominciando il proprio discorso in italiano. “Al Parlamento ogni eletto ha diritto di parlare con la propria lingua, ci sono i traduttori simultanei apposta“, ha spiegato in seguito Giarrusso.
Tuttavia è stato interrotto subito dai colleghi della Commissione Agricoltura a Bruxelles: “Non ci sarà l’interpretazione nel suo intervento, se non attiva la telecamera“. E così il pentastellato ha provato a proseguire in inglese, rendendosi conto, poco dopo, di non esserne in grado. “C’erano termini tecnici, non era una chiacchierata tra amici”, ha puntualizzato il deputato.
“Io non riesco a fare l’intervento in inglese, perché il testo l’ho scritto in italiano, non riesco a tradurre in maniera simultanea. Non mi è stato detto che avrei dovuto scriverlo in inglese, perciò vorrei farlo in italiano, se possibile“, ha dunque proseguito Giarrusso durante l’intervento. Dalla commissione sono però arrivate risposte inflessibili: “queste sono le regole“, e così il deputato italiano ha dovuto rinunciare. “Non potendo vedere il labiale i traduttori si rifiutano di tradurre. Per questo il loro problema informatico è diventato un ostacolo per me!“, ha sottolineato il pentastellato sul web.
Bufera sul web per la figuraccia Ms5
Intanto sul web sono impazzati i commenti di disapprovazione verso il deputato Giarrusso. Lui si è però così difeso. “Si sono scatenati gli haters col solito inaccettabile corollario di insulti, minacce a me e famiglia, bestemmie, etc. Attenzione: è giusto che a tutti noi che rivestiamo ruoli istituzionali vengano fatte le pulci, e se facciamo una cazzata ne dobbiamo rispondere eccome. Ma in questo caso io non ho alcuna colpa, e sarebbe bastata una telefonata come quella che mi avete fatto voi adesso per chiarire. Invece come in un manuale della fake news, un parlamentare che subisce la privazione di un diritto a causa di un problema dell’istituzione europea diventa invece un incompetente che ruba lo stipendio. E purtroppo temo che anche con le scuse ufficiali del Parlamento Europeo rimarrà in rete la mia ‘gaffe’ che tale non è. Sarebbe bello se questo modo di fare si fermasse, non credete?”