Chi è Gino Paoli, amato cantautore anni Sessanta. Autore di brani cult come Sapore di sale, Il cielo in una stanza e Una lunga storia d’amore, ha segnato una pagina della musica leggera italiana. Cosa sappiamo sul suo conto?
Chi è Gino Paoli: vita privata, carriera e canzoni del cantautore anni Sessanta
Nato il 23 settembre 1934 a Monfalcone, in provincia di Gorizia, Gino Paoli ha 89 anni ed è uno dei più noti cantautori nella storia della musica italiana, celebre soprattutto tra gli anni Sessanta e Settanta. Figlio di un ingegnere navale toscano, cresce con la sua famiglia a Genova, città con cui crea un legame fortissimo. Si avvicina alla musica negli anni della scuola e comincia la sua carriera artistica negli anni Cinquanta.
Dopo anni di gavetta, comincia a farsi conoscere come paroliere, scrivendo brani celebri come Il cielo in una stanza, cantato da Mina, e Senza fine, Anche se, Me in tutto il mondo, dati alla voce di Ornella Vanoni. Nel 1961 Gino Paoli partecipa al Festival di Sanremo insieme a Tony Dallara con il brano Un uomo vivo. Nel 1963 arriva il più grande successo della sua carriera musicale, Sapore di sale, celebre brano estivo che entra ben presto nel cuore degli italiani. Poco dopo scrive Che cosa c’è, altro brano considerato un classico della musica leggera.
Nei decenni successivi la carriera musicale di Gino Paoli prosegue tra alti e bassi, con lunghi periodi di assenza ma anche tanti altri brani di successo come Una lunga storia d’amore, Ti lascio una canzone, Cosa farò da grande e Questione di sopravvivenza. In parallelo alla sua carriera artistica, Paoli diventa un importante editore, produttore musicale e talent scout. È lui a scoprire e lanciare verso il successo autori importanti come Lucio Dalla e Fabrizio De André. Dal 2013 al 2015 è stato inoltre il Presidente della SIAE.
Il tentativo di suicidio nel 1963
Nel 1963 Gino Paoli provò a togliersi la vita, sparandosi un colpo di pistola al cuore. Il proiettile si fermò nel torace senza colpire il cantautore in organi vitali. I medici considerarono troppo rischiosa un’operazione per rimuovere il colpo e da allora Paoli vive con un proiettile vicino al pericardio. “Ogni suicidio è diverso, e privato.” -spiegò Paoli al Corriere della Sera- “È l’unico modo per scegliere: perché le cose cruciali della vita, l’amore e la morte, non si scelgono; tu non scegli di nascere, né di amare, né di morire. Il suicidio è l’unico, arrogante modo dato all’uomo per decidere di sé. Ma io sono la dimostrazione che neppure così si riesce a decidere davvero. Il proiettile bucò il cuore e si conficcò nel pericardio, dov’è tuttora incapsulato. Ero a casa da solo. Anna, allora mia moglie, era partita; ma aveva lasciato le chiavi a un amico, che poco dopo entrò a vedere come stavo”.
Vita privata: moglie, ex compagne, figli
Nel corso della sua vita Gino Paoli ha avuto molte storie d’amore importanti ed è diventato padre di cinque figli. La sua prima moglie fu Anna Fabbri, madre del suo primogenito Giovanni, nato nel 1964. Mentre è ancora sposato con Anna, il cantautore comincia una relazione con l’attrice Stefania Sandrelli, allora appena 16enne, che in seguito darà alla luce la sua secondogenita, Amanda. In quegli anni Gino Paoli porta inoltre avanti una lunga e tormentata relazione con la cantante Ornella Vanoni. Ad oggi l’artista è sposato con Paola Penzo, al suo fianco da cinquant’anni, e madre dei suoi tre figli più giovani: Nicolò, Tommaso e Francesco.