Il 27 Gennaio ricade la ricorrenza della giornata della memoria, dedicata alle vittime dell’Olocausto. Gli orrori della seconda guerra mondiale non devono essere mai dimenticati, perché capire la storia vuol dire non commettere più gli stessi errori. Pertanto, in occasione della giornata della memoria, ecco alcuni film da vedere sulla Shoah.
Il gesto disumano compiuto dai nazisti contro gli ebrei è una delle pagine più buie della storia e, per questo, è necessario ricordarlo.
I film da vedere sulla giornata della memoria
Molte volte le pellicole servono a raccontare qualcosa, intrattenendo e avvicinando lo spettatore. Il cinema è ormai diventato un potente mezzo di comunicazione che, se usato nel modo giusto, permette di riflettere su eventi realmente accaduti.
Pertanto ci si sofferma su alcuni film da vedere in occasione della giornata della memoria:
- La signora dello zoo di Varsavia (2017): si tratta di una storia realmente accaduta. Nel 1939 lo zoo della capitale polacca – ovvero Varsavia – venne chiuso a causa dell’occupazione dell’esercito nazista; gli animali furono deportati a Berlino mentre il proprietario dell’attività e sua moglie rimasero lì. Qualche anno dopo, nel 1944, il ghetto della città fu distrutto e gli ebrei “trasportati” nei campi di concentramento; la coppia scelse allora la via più rischiosa: ovvero quella di salvare donne, uomini e bambini da quel massacro. Trasformò così le gabbie degli animali in “rifugi”, così da potersi nascondere. Uno spiraglio di umanità in mezzo a tanto buio. (film di Niki Caro)
- Hanna Arendt (2012): la proiezione narra del viaggio della giovane filosofa tedesca che si reca a Gerusalemme – in qualità di dipendente del NewYorker -per analizzare il processo nei confronti di Adolf Eichmann, funzionario nazista. La protagonista rimane sorpresa conoscendo il “colpevole”, poiché vede in lui un essere mediocre e non cattivo e disumano come si sarebbe aspettata. (film di Margarethe von Trotta)
- La vita è bella (1998): ultimo ma non per importanza, il film capolavoro con protagonista Roberto Benigni. Trasferitosi nelle campagne toscane durante il periodo del fascismo, Guido Orefice, giovane ebreo, conosce Dora e, insieme a lei, costruisce una famiglia, mettendo al mondo anche un figlio. La situazione legata alle “Leggi razziali” aggrava però la sua situazione, tanto che il protagonista viene trasferito in un campo di concentramento insieme al piccolo Giosué. Per tutelare l’animo di suo figlio, Guido inventerà un mondo immaginario traducendo – in modo del tutto inventato – le regole che i tedeschi avevano esposto una volta deportati gli ebrei. Vincitore di tre oscar, è uno dei film più struggenti sullo sterminio dei nazisti.
Ci sarebbero tanti altri titoli da elencare, come “Il bambino con il pigiama a righe”, ma questi tre permettono già di conoscere vari aspetti di quel periodo storico.