Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bruno Tabacci rinuncia alla delega allo Spazio e all’Aerospazio, rimettendola nelle mani del premier Mario Draghi. Le dimissioni arrivano dopo le polemiche per l’assunzione del figlio del sottosegretario, Simone Tabacci, in Leonardo a seguito dell’inchiesta di Domani. A protestare era stato soprattutto il leader della Lega Matteo Salvini.
Bruno Tabacci rinuncia alla delega allo spazio: cosa è successo
Leonardo è il colosso nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Nella divisione Chief strategic equity officier, che opera tra gli altri, nel comparto chiave dell’aerospazio, si inserisce Simone Tabacci, figlio 49enne dell’ormai ex segretario. Quest’ultimo, e qui sta il conflitto, ha tra le sue deleghe anche le politiche aerospaziali italiane.
“Nello svolgimento delle mie funzioni presso Leonardo – fa sapere però Simone – naturalmente mi asterrò dal partecipare a qualsiasi attivitàconnessa alle materie concernenti la delega di governo attribuita a mio padre relativa allo Spazio e al Dipe“. Inoltre, in base a quanto riportato in una nota ufficiale: “Il processo selettivo ha portato alla individuazione di sette candidature in possesso dei requisiti richiesti – prosegue la nota – I colloqui avviati il 17 novembre 2020 hanno portato, attraverso successivi passaggi di selezione, alla scelta di due risorse da inserire nella struttura di Cseo (chief strategic equity officer): nello specifico un dirigente e un quadro. Il dirigente è stato inserito in organico in data 15 marzo 2021 e il quadro (nella fattispecie il dott. Simone Tabacci) in data 1 luglio 2021“.
Le polemiche e poi la rinuncia. Salvini: “Non è di buon gusto”.
Sembrerebbe dunque che Simone Tabacci sia stato assunto prima della caduta del Governo Conte, ma è comunque troppo tardi. In tanti protestano a Palazzo Chigi, soprattutto il leader della Lega Matteo Salvini, che così commenta: “Non mi sembra di buon gusto“. Arriva dunque la rinuncia alla delega allo spazio da parte di Bruno Tabacci, che la rimette nelle mani del presidente del Consiglio. Dal premier riceve comunque fiducia. “Prendendo atto dell’irrevocabilità della decisione del sottosegretario Tabacci, – si legge in una nota – il presidente del consiglio Mario Draghi gli ha confermato fiducia e stima. Invitandolo inoltre a proseguire nel lavoro di delegato al coordinamento della politica economica e alla programmazione degli investimenti pubblici di interesse nazionale e di segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)”.