Granchio blu: fa para perché sta creando tanto danni nel mare italiano ed europeo. Il Veneto ma anche l’Emilia Romagna risultano le regioni più colpite con il governatore veneto Luca Zaia che ha lanciato un allarme importante.
Granchio blu in Veneto: perché è pericoloso?
Il granchio blu è conosciuto come il “killer dei mari” e arriva dall’Atlantico del Nord. Fa paura nei mari perché è onnivoro: mangia vongole, cozze, crostacei, qualsiasi tipo di pesce si ritrovi a tiro, specie gli avanotti (cioè i pesci appena nati), e le uova. Rovina anche le reti dei pescatori. Fedagripesca-Confcooperative ha fatto sapere che il granchio blu ha creato danni da 100 milioni di euro. “Il granchio blu sta mettendo a rischio la sopravvivenza di uno dei luoghi più importanti per la produzione di vongole in tutta Europa. Milioni di euro di prodotto andati in fumo, anzi, divorati da questi granchi “stranieri””. Il Veneto è la regione più colpita con trecento tonnellate raccolte. Solo nel mese di agosto ne sono state catturate 84 tonnellate a Scardovari e altre 29 tonnellate a Pila.
L’annuncio di Zaia: “Spacca tutto”
In una conferenza stampa a Venezia, il presidente della Regione, Luca Zaia ha mostrato due esemplari di granchio blu. “Quest’animale spacca tutto e fa disastri”. Dunque, in Veneto è scattata una vera e propria emergenza per questi esemplari. “Abbiamo stanziato, come Regione, ottanta mila euro per i primi studi, dal governo c’è un buono stanziamento di 3 milioni”, ha detto Zaia, “Abbiamo dichiarato lo stato di calamità il 24 luglio e chiesto lo stato emergenza nazionale. Da domani, partirà un progetto di posa di 300 nasse da parte di Arpav e Veneto Agricoltura, per monitorare la diffusione e la distribuzione della popolazione”.