Per i lavoratori che vorranno accedere nelle mense aziendali sarà obbligatorio presentare il Green Pass. Lo chiarisce una Faq sul sito di Palazzo Chigi. In tutta Italia così protestano i dipendenti pubblici e privati, e i sindacati lamentano di non essere stati coinvolti in un accordo o avvertiti preventivamente.
Green Pass obbligatorio nelle mense aziendali: come funziona
Rispetto all’obbligo del Green Pass nelle mense aziendali, Palazzo Chigi fa chiarezza nelle Faqs sul proprio sito internet. “Per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde Covid 19, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. A tal fine, i gestori dei predetti servizi sono tenuti a verificare le certificazioni verdi Covid-19 con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri“.
La misura si estende anche alle mense di polizia e forze dell’ordine. Queste erano state precedentemente escluse dall’obbligo, come chiariva una circolare esplicativa del Dipartimento di pubblica sicurezza. Adesso, però, presso le mense delle forze armate vigeranno le stesse regole che interessano il resto delle aziende italiane. Funzionerà dunque come al ristorante. Al chiuso si potrà accedere solo se in possesso di valida certificazione verde, che il personale avrà cura di richiedere e controllare agli ingressi.
Le proteste di lavoratori e sindacati
Contro il green pass obbligatorio nelle mense aziendali si levano immediatamente le voci di lavoratori e sindacati. Questi ultimi lamentano di non essere stati avvertiti in tempo dell’obbligo, o coinvolti in un accordo. Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, così scrive in una nota inviata al Viminale.
“L’introduzione obbligatoria, senza prevedere alcuna soluzione alternativa per chi non lo ha e non può farlo, è una grave lesione dei diritti dei lavoratori. Aver introdotto questa misura senza neppure dare un lasso di tempo ragionevole per dare a tutti la possibilità di scaricare il green pass sta creando molti problemi tra i colleghi. Si pensi, ad esempio, che alcuni agenti inviati a Roma questa mattina per fare servizio di ordine pubblico. Non hanno potuto scaricare il pass e resteranno tutto il giorno a digiuno perché non sarà garantito loro l’accesso alla mensa. Ancora una volta, dunque, si relegano le donne e gli uomini della Polizia di Stato a cittadini di serie B con sempre meno diritti e sempre più doveri. L’introduzione di una simile disposizione senza un preventivo confronto rappresenta una grave superficialità“.