Greta Thunberg ha parlato di clima a Milano, all’apertura della conferenza dei giovani sul clima, Youth4Climate, davanti al ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, al primo cittadino Beppe Sala e a tanti attivisti. Ma dallo stesso evento è emersa una una giovane stella del clima.
Milano, Greta Thunberg ha parlato allo Youth4Climate
Il 27 settembre Greta Thunberg è intervenuta all’evento milanese dello Youth4Climate davanti al ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, al primo cittadino Beppe Sala e a tanti attivisti.
La giovane Greta è parlato di crisi climatica e di politiche sul clima. “Il cambiamento climatico non è solo una minaccia, ma soprattutto un’opportunità per creare un pianeta più verde e più sano”.
Greta non si è risparmiata: “Quando parlo di cambiamento climatico cosa vi viene in mente? Io penso ai posti di lavoro, ai lavori verdi, ecologici dobbiamo trovare una transizione senza traumi, perché non c’è il piano B, non c’è il piano bla bla bla. Qui non stiamo parlando semplicemente di un costoso e politicamente corretto green washing bla bla bla, green economy bla bla bla, net zero al 2050 bla bla bla. Non si può andare avanti con il bla bla bla. È tutto quello che sentiamo dai nostri cosiddetti leader politici. Parole che sembrano bellissime ma per ora non hanno portato ad alcuna azione”.
Ha tracciato una strada da seguire Greta: “Andiamo ancora nella direzione sbagliata. I nostri leader non agiscono volutamente, e questo è un tradimento. Non possono dire che lo fanno, perché continuano ad aprire miniere di carbone e a sfruttare giacimenti, senza aumentare i fondi ai paesi vulnerabili”. Poi l’attacco: “Selezionano giovani come noi facendo finta di ascoltarci, ma non è vero. È chiaro che non ci stanno ascoltando, non ci hanno mai ascoltati” La tendenza però può essere invertita perché è ancora possibile”. La speranza non è un qualcosa di passivo, non è un bla bla bla, ma vuol dire verità, vuol dire agire, e la speranza viene sempre dalla gente”.
Milano, da Greta a Vanessa: la nuova stella del clima
Non solo Greta, da Milano il mondo strizza l’occhia a una nuova giovane attivista. Il 27 settembre, aprendo la Youth4Climate Vanessa Nakate ha portato la voce di un continente in sofferenza :“In Madagascar si muore di fame, Paesi come l’Uganda, la Nigeria, l’Algeria stanno soffrendo sempre di più tra caldo e siccità. Ma non è solo l’Africa. Pensiamo ai Caraibi, a chi lascia le isole per scappare, alle persone del Bangladesh”.
Vanessa Nakate, 24 anni, è la figlia di un politico di Kampala, la capitale dell’Uganda. Ha scoperto l’ambientalismo e i Fridays For Future nel 2019, dopo la laurea in economia alla Makerere University ha deciso di seguire il modello di Greta Thunberg per fare pressioni sulle istituzioni e gli scienziati del suo Paese.
Vanessa Nakate ha le idee chiare e le condivide con forza e determinazione: “Servono finanziamenti, non prestiti, ma sussidi a fondo perduto. Perché è facile costruire strade e aprire viadotti, ma i nostri leader non riescono a riconoscere che perdite e danni della crisi climatiche sono già qui (e sono molto più importanti)”.
“L’azione non si può scegliere, abbiamo bisogno di affrontarla e non in conferenze vuote, dovete si sventola solo il denaro. I disastri ambientali di questi anni causeranno tantissime migrazioni climatiche ed estinzioni di specie animali e vegetali e a quel punto – si chiede Nakate – Chi pagherà?”.