Guardiola ha iniziato a studiare l’Inter in vista della finale di Champions League del 10 giugno. Intanto, l’allenatore spagnolo ha voluto spendere parole di elogio per Roberto De Zerbi che allena il Brighton in Premier League.
Guardiola studia l’Inter in vista della finale di Champions
“Ho cominciato a guardare qualche minuto di Inter, qualche situazione, e sono davvero impressionato”, mette in allerta tutti Pep Guardiola, tecnico del Manchester City, a La Gazzetta dello Sport in vista della fina di Champions League contro i nerazzurri: “Mi hanno impressionato per quello che fanno, per il loro linguaggio del corpo. Dopo aver cominciato a guardarli, ho chiamato degli amici che vivono in Italia per chiedere loro un parere sull’Inter: mi hanno detto tutti di stare all’erta perché fanno sul serio. Non c’era bisogno che me lo dicessero: l’avevo già capito guardando quei pochi minuti, quelle situazioni. Certo che l’Inter può batterci. Hanno vinto questo trofeo tre volte e noi nessuna, ma noi vogliamo giocare al meglio perché non succeda”.
Lo spagnolo esalta De Zerbi: “E’ come un ristorante stellato”
Inoltre, l’allenatore spagnolo ha avuto parole di elogio per l’italiano Roberto De Zerbi: “Mi congratulo con il Brighton per l’incredibile risultato di entrare in Europa League – ha detto Guardiola – Fate attenzione a quello che sto per dire perché sono abbastanza convinto di avere ragione: Roberto de Zerbi è uno degli allenatori più influenti degli ultimi 20 anni”.
“Nessuna squadra gioca come loro, sono unici. Quando è arrivato in Premier League ho avuto la sensazione che l’impatto sarebbe stato grande – ha proseguito – ma non potevo aspettarmi che avvenisse in così poco tempo. Il Brighton crea mediamente 20-25 occasioni a partita. È di gran lunga migliore di tutti gli avversari, monopolizza il pallone come non vedevo da tanto, tanto tempo”. “Nessuno gioca come loro, i suoi schemi (di De Zerbi, ndr) coinvolgono tutti – ha detto ancora il manager del City – a partire dal portiere che è come un centrocampista di contenimento. Se non giochi ad alto livello possono fare quello che vogliono contro chiunque. Meritano completamente tutti i complimenti e il successo che hanno raccolto”. “È una delle squadre da cui cerco di imparare molto – ha concluso l’allenatore catalano – È unico come un ristorante stellato Michelin”.