Guerra nucleare: cosa succede se scoppia nel 2022. Un disastro umano ed ambientale con conseguenze catastrofiche e in alcuni casi irrimediabili. Le armi nucleari nel corso degli anni sono state aggiornate e migliorate.
Guerra nucleare: cosa succede se scoppia nel 2022
Tutti vogliono evitare un conflitto mondiale oggi, perché significherebbe guerra nucleare. “La Nato – dice un comunicato del Consiglio Nato emesso in mattinata – continuerà ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati. Stiamo schierando ulteriori forze difensive terrestri e aeree nella parte orientale dell’Alleanza, nonché ulteriori risorse marittime. Abbiamo aumentato la prontezza delle nostre forze a rispondere a tutte le contingenze”.
La prima strategia è di mandare soltanto rifornimenti in Ucraina per difendersi dall’invasione della Russia. Il Ministro degli Esteri della Russia Sergey Lavrov ha confermato in caso di un conflitto mondiale sarebbe inevitabile: “La Terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante“.
Tutto ciò perché gli arsenali delle super potenze sono cambiati e sono stati arricchiti proprio con le armi nucleari. Le bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone, alla fine della seconda guerra mondiale hanno prodotto esplosioni nucleari. In virtù di un miglioramento, le conseguenze sarebbero ancora più catastrofiche e devastanti per tutti i Paesi colpiti.
Il primo territorio ovviamente attaccato sarebbe l’Ucraina in cui ci sono 15 reattori nucleari e la possibilità che vengano distrutti è stata anche sostenuta dal Dipartimento di Stato americano. La distruzione di questi reattori provocherebbe ancora più danni a medio e lungo periodo. Le conseguenze di bombardamenti terra-aria nell’area tra Bielorussia e Ucraina potrebbero disperdere numerosi detriti radioattivi nel sottosuolo e significherebbe la completa distruzione di ecosistemi che durano da secoli.
Secondo uno studio pubblicato recentemente sul Journal of Geophysical Research: Atmospheres, un conflitto su larga scala porterebbe ad emissioni di 150 megatoni di fuliggine radioattiva e le radiazioni ultraviolette aumenterebbero in una decina d’anni. Lo strato di ozono si ridurrebbe del 75% e la Terra sarebbe intrappolata in un freddo e buio inverno per 15 anni.
Le armi nucleari a disposizione della Russia
La Russia è tra gli stati in possesso di armi nucleari, tenute sotto controllo dal Trattato di non Proliferazione Nucleare (TPN), sancito nel 1970. Ha assemblato il suo armamentario nucleare a partire dal 1° gennaio 1967.
Nelle settimane scorse ci sono state delle esercitazioni con le armi nucleari a disposizioni e dunque si è potuto fare una sorta di inventario, anche se non completo, viste le risorse economiche e militari a disposizione di Putin e della Russia.
Alcuni dei missili con capacità nucleari lanciati sono stati:
- “Kinzhal” e “Zirkon”: due missili da crociera ipersonici;
- “Yars” partito dal nord della Russia fino al territorio di Kamchatka;
- “Iskander” è partito dalle steppe intorno ad Astrakhan;
- Sottomarini, bombardieri e missili intercontinentali basati a terra.