Guerra Russia-Ucraina, perdite atroci per Putin: secondo gli USA ha perso l’87% delle truppe di terra. Un recente rapporto dell’intelligence americana dipinge un quadro impietoso per l’esercito russo, ma il Cremlino non sembra avere intenzione di cedere.
Le perdite della Russia nella guerra in Ucraina: per gli USA Putin ha perso l’87% delle sue truppe
Sono passati quasi due anni dall’inizio della guerra tra la Russia e l’Ucraina, che sembra ancora ben lontana dalla sua conclusione. Secondo un recente rapporto dell’intelligence statunitense, diffuso da CNN, l’invasione si è rivelata una vera e propria ecatombe per l’esercito russo. In questa operazione Vladimir Putin avrebbe perso oltre l’87% delle truppe di terra di cui il suo paese disponeva prima del conflitto. Tra morti e feriti ormai non più in grado di combattere, la Russia ci ha rimesso circa 315mila militari su un totale di 360mila. A queste perdite si aggiungono quelle dei veicoli militari: gli USA stimano che il Cremlino abbia perso circa 2200 dei 3500 carri armati a sua disposizione, a cui si aggiungono 4400 veicoli militari e mezzi corazzati su circa 13600.
La Russia non si ferma, le decisioni di Putin
Nonostante le mastodontiche perdite subite, Vladimir Putin non sembra avere intenzione di gettare la spugna. All’inizio di dicembre il dittatore russo ha firmato l’ennesimo decreto allo scopo di arruolare nuovi soldati, che porterà al fronte circa 170mila uomini. Continuano inoltre gli assalti sul fronte ucraino: nella notte del 13 dicembre l’aeronautica russa ha colpito nuovamente Kiev, causando oltre 50 feriti, di cui sei bambini. Dopo l’attacco il Presidente Volodymir Zelensky ha richiesto nuovamente supporto all’Europa: “Non possiamo vincere senza aiuto”.