Guerriglia in Corsica: disordini e manifestazioni anche piuttosto violente in molte città dell’isola. Proteste che durano da giorni e che vede la partecipazione di migliaia di persone che continuano a scendere nelle strade.
Guerriglia in Corsica: cosa sta succedendo?
Un marzo di fuoco in molte città della Corsica. Dall’inizio del mese, ci sono state proteste e manifestazioni che hanno visto scendere nelle strade migliaia di persone.
La protesta è contro lo Stato francese, accusato di non aver tutelato la sicurezza del militante indipendentista corso Yvan Colonna. Colonna stava scontando l’ergastolo ed è stato aggredito da un compagno di cella. Colonna è detenuto in Provenza per l’omicidio del prefetto Claude Erignac, ucciso nel 1998 ad Ajaccio. Circa nove giorni fa, è stato quasi strangolato da Franck Elong Abe, un 35enne islamista che avrebbe udito da lui espressioni non gradite. L’aggressore è stato incriminato per tentato omicidio con un’ipotesi che richiama anche la matrice terroristica.
Usate anche le molotov
Le manifestazioni non sono state solo pacifiche. Venerdì 12 marzo, un gruppo di circa cinquanta manifestanti ha cercato di forzare l’entrata della caserma di Porto Vecchio, a sud dell’isola, per poi assaltarla con lanci di bombe molotov. Nessuno è rimasto ferito, né ci sono stati arresti.
Inoltre, sempre nello scorso weekend, si sono verificati scontri anche con la polizia e addirittura è stato assaltato il Palazzo di giustizia di Ajaccio. In seguito, è stata presa di mira la Bastia con i manifestanti che hanno lanciato molotov dirigendosi verso la Prefettura.
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