Silvio Castiglioni e I Sacchi di Sabbia portano in scena “I Persiani”, la tragedia più antica del mondo. L’opera di Eschilo fu infatti rappresentata per la prima volta nel 472 avanti Cristo, appena otto anni dopo la guerra vinta dai greci contro l’esercito di Serse che aveva distrutto la città.
Eschilo rinuncia ai trionfalismi, rovescia la prospettiva e ambienta la vicenda nella capitale persiana: gli anziani rimasti e la madre del Re sono angosciati perché non si sa nulla dell’esercito lontano. Poi arriva la notizia della catastrofe che ha travolto i Persiani nella battaglia di Salamina; e quando infine Serse compare in scena, Eschilo lo presenta agli Ateniesi come un reduce degno di pietà.
Silvio Castiglioni e I Sacchi di Sabbia ambientano la tragedia in un rarefatto teatro di oggetti, che sembra uscito dalle tele di De Chirico. I versi di Eschilo, tradotti da Francesco Morosi, si posano su volumi metafisici, mute pedine mosse dall’attore su un tavolo-palcoscenico. Ne nasce una miniatura, in cui riecheggia più forte che mai l’invito del Poeta a considerare l’altro, anche quando è il nemico, come una parte di noi stessi.
La rappresentazione va in scena al Teatro Oscar deSidera di Milano (via Lattanzio, 58/A) dal 19 al 22 ottobre alle 20.30, con replica domenicale alle 16. Adattamento di Francesco Morosi. Con Silvio Castiglioni e la partecipazione straordinaria dei ragazzi del Liceo Classico Sacro Cuore. Regia: I Sacchi di Sabbia
Biglietti: intero 22 euro/ ridotto 16/ speciale 10