Dopo lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia osservate speciali sono anche le centrali nucleari (Cernobyl ma non solo) che sono oggetto di contesa tra Ucraina e Russia. A sorvegliare sulla sicurezza delle centrali, però, è un organizzazione internazionale per l’energia atomica (IAEA). In questi giorni di guerra tra Russia e Ucraina, per informare in merito alla situazione delle centrali nucleari ucraine, è infatti più volte intervenuta. Ma cos’è l’IAEA?
IAEA: cos’è
IAEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, è stata fondata il 29 luglio 1957 per promuovere un pacifico utilizzo dell’energia nucleare (impedendone anche l’uso per scopi militari). Il nome inglese è International Atomic Energy Agency (da qui IAEA) e l’agenzia ha uno statuto (approvato il 23 ottobre 1956 da 81 stati, compresa l’Italia) entrato effettivamente in vigore il 29 luglio 1957. Primo direttore dell’agenzia internazionale è stato il deputato americano W.Sterle Cole (dal 1957 al 1961) ma successivamente l’IAEA ha avuto direttori provenienti dagli stati più diversi. Attualmente è presieduta da Rafael Grossi, argentino, che ha assunto l’incarico il 3 dicembre 2019. Ad oggi fanno parte di questa agenzia internazionale 168 paesi e l’Italia è considerato uno tra i paesi fondatori.
IAEA: cosa fa
L’agenzia internazionale per l’energia Atomica è un’organizzazione intergovernativa di natura scientifico-tecnologica autonoma nell’ambito della famiglia delle Nazioni Unite. Tra le principali mansioni che svolge una è la cooperazione internazionale in campo nucleare così da accelerare e accrescere il contributo dell’energia atomica ai processi di pace.
I principali obiettivi dell’agenzia internazionale sono tre:
• assistere gli stati membri nella pianificazione e l’utilizzo di scienza e tecnologia nucleare e per vari scopi pacifici, tra cui la generazione di energia elettrica;
• sviluppare standard di sicurezza nucleare e favorisce il raggiungimento e il mantenimento di elevati livelli di sicurezza nelle applicazioni dell’energia nucleare, nonché la protezione della salute umana e dell’ambiente contro le radiazioni ionizzanti;
• verificare attraverso il suo sistema di controllo che gli Stati rispettino i loro impegni, ai sensi del Trattato di non proliferazione e che usino il materiale nucleare e le strutture solo ed esclusivamente per scopi pacifici.
IAEA and #Ukraine nuclear regulator agree that loss of power at #Chornobyl Nuclear Power Plant would not have a critical impact on essential safety functions at the site. https://t.co/iaCd3hBaZG pic.twitter.com/QYuzLmspVW
— IAEA – International Atomic Energy Agency (@iaeaorg) March 9, 2022
L’Italia nell’IAEA
L’Italia è il 6° contributore dell’Agenzia e versa circa il 4,8 % del budget complessivo. Come già rimarcato, è uno tra i paesi fondatori.