Ignazio La Russa ha risposto in un’intervista alle critiche ricevute rispetto a una parolaccia detta a un giornalista. Inoltre, il presidente del Senato si difenda anche sul tema dell’imparzialità. Trona sempre al centro di polemiche il rappresentante di Fratelli d’Italia.
Ignazio La Russa risponde alle critiche della parolaccia al giornalista
Ignazio La Russa in tv ha risposto alla critiche ricevute mentre risponde «metti il cazzo che vuoi» a un giornalista che gli chiedeva quale sottopancia mettere su di lui in un servizio su un evento elettorale di Fratelli d’Italia.
“Ammetto di avere uno stile, come dire, poco paludato. E ammetto anche che questo stile è tra le cose che non sono cambiate con la presidenza del Senato. Quel giornalista, ma è un’opinione personale, mi ha tampinato in un modo poco elegante; e allo stesso modo, e questa non è un’opinione ma un fatto, ha inseguito anche qualche componente della mia famiglia. Detto questo, più che pentito, posso dire di essere dispiaciuto per aver usato quell’espressione”. E fissa una regola: “Io accetto critiche sul mio operato, sulle mie idee, pure su come presiedo l’Aula. Anche se su questo nessuno ha mai messo in dubbio la mia imparzialità. Non accetto alcun tipo di critica, invece, su dove vado. E non mi arrendo davanti alle falsità”.
Difende la sua imparzialità
Nella stessa intervista, La Russa difenda la sua imparzialità: “A differenza di alcuni miei predecessori sono a capo di un partito e non sto per fondarne uno. Di mia spontanea volontà non ho fatto né faccio interventi a particolare commento dell’operato del governo, dei suoi singoli provvedimenti, della legge di bilancio. Ho le mie idee sui temi di carattere generale, come per esempio la giustizia o l’immigrazione, ma cerco di tenermi a debita distanza dal commentare le scelte della maggioranza”.
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