Il giardino dei Semplici chi sono i componenti del gruppo musicale nato negli anni 70′ ed ancora in attività. Nel corso del tempo ci sono stati dei cambiamenti all’interno del gruppo.
Il Giardino dei Semplici: chi sono i componenti
Il giardino dei Semplici è un gruppo musicale italiano nato negli anni 70 ed ancora oggi in attività. Ecco i componenti di oggi:
- Andrea Arcella: tastiere, piano, sintetizzatori, programming, voce, cori (1974-oggi)
- Luciano Liguori – basso elettrico e acustico, voce solista, cori (1974-oggi)
- Savio Arato (vero nome: Salvatore) – chitarre elettriche e acustiche, voce, cori (2012-oggi)
- Tommy Esposito (vero nome: Ciro) – batteria, percussioni, drum programming, voce, cori (1980-oggi).
I componenti del gruppo musicale di un tempo invece erano:
- Gianfranco Caliendo – chitarre elettriche e acustiche, voce solista (1974-2012)
- Gianni Averardi (vero nome: Giovanni) – batteria, percussioni, voce, cori (1974-1980).
Età del gruppo
Più di 40 anni di carriera, 4 milioni di dischi venduti e quasi duemila concerti. Questi sono i numeri de “Il Giardino dei Semplici”, gruppo musicale nato nel 1975, fondato da Gianni Averardi e Gianfranco Caliendo. A decretare il successo di questo gruppo sono stati sicuramente molti brani caratterizzati da falsetti corali e impasti vocali. Il grande successo del gruppo è stato decretato anche dalla vena romantica dei loro brani e dall’abilità dei vari artisti di reinterpretare alcuni stili musicali rendendoli più personali possibile.
Il Giardino dei Semplici: canzoni
Il primo singolo, “M’innamorai”, che riesce a balzare sin da subito ai piani alti della classifica, per poi essere uno dei più amati in una delle manifestazioni più importanti dell’epoca, il Festivalbar.
La svolta arriva però pochi mesi dopo con il 45 giri “Tu, ca nun chiagne”, rivisitazione rock del brano dialettale scritto da Bovio e De Curtis. Addirittura un milione le copie vendute, come in pochissimi erano riusciti a fare fino ad allora. Il 1976 è l’anno della pubblicazione di un disco storico, in cui sono presenti i due brani oltre ad altre hit “Angela” (da un brano anonimo settecentesco della tradizione napoletana), “Una storia” e “Basta avere lei”. La popolarità acquisita è per loro l’occasione per organizzare un tour che permetterà loro di esibirsi in gran parte d’Italia. Dì lì a poco la band torna nuovamente al Festivalbar con “Vai”/”Tamburino”.
Non tarda ad arrivare il momento dell’esordio in una kermesse importante come il Festival di Sanremo, datato 1977. La band è in gara con ”Miele”, che diventa il singolo più venduto della manifestazione. Non solo, il brano conquista anche il Telegatto, oltre a essere incluso nel secondo album “Le Favole del Giardino”, che comprende anche “Napoli, Napoli”, inno dedicato alla squadra di calcio. Un altro boom viene raggiunto grazie a “Concerto in La Minore (dedicato a lei)”, che viene apprezzato anche all’estero.
Un’altra svolta importante si registra nel 1980, quando Averardi viene sostituito da Tommy Esposito, batterista che fa anche da voce e compositore. La band sembra essere sempre più legata alla tradizione napoletana. È del 1987 un’altra canzone a cui sono particolarmente legati i tifosi della squadra azzurra, “Un’altra canzone per Napoli”. A conferma degli apprezzamenti ottenuti in questi anni, nel 1999 sono chiamati a collaborare con altri artisti della musica partenopea, quali Peppino Di Capri, Gigi D’Alessio, Enzo Gragnaniello e Tullio De Piscopo, giusto per fare alcuni nomi. In occasione dei 30 anni di carriera, traguardo raggiunto nel 2005, econo “Napoli unplugged”, una raccolta di cover acustiche di classici napoletani, ed il cofanetto antologico “Trenta”, con ben sette inediti.
Nel 2015 è poi uscito un libro realizzato per celebrare il loro 40esimo, “Quella sera che inventai il tuo nome” – 1975/2015: 40 anni in musica”. Il Giardino dei Semplici è però già al lavoro con una nuova opera. A raccontarlo è Luciano Liguori, con un’intervista a “Il Roma”: “Per i 45 anni usciremo con un album su progetto di arte grafica dello scultore Lello Esposito”.