Il principe Harry ha molto a cuore il tema della salute mentale. Durante un’intervista del magazine di Fast Company il duca di Sussex ha dunque espresso un parere sulla correlazione che esiste tra il lavoro e la felicità.
Il principe Harry: “lasciate il lavoro se non vi dà gioia”
Dopo la separazione dalla famiglia reale, il principe Harry ha messo in piedi una start up di Life coaching. Con questa il duca di Sussex intende aiutare le persone a migliorare la propria vita privata e lavorativa, convinto che il singolo, raggiungendo “le massime prestazioni abbia un impatto positivo sul mondo intero“. Il principe Harry ha infatti particolarmente a cuore il tema della salute mentale, che secondo lui dipende dalla felicità di ciascuno.
Per questo, intervistato dal magazine di Fast Company, il duca ha messo in relazione i concetti di lavoro e felicità. “Ho scoperto di recente che molte delle dimissioni dal lavoro non sono negative, ma è un segno del fatto che con la consapevolezza di sé arriva il bisogno di cambiamento“, ha detto il principe Harry.
“Molte persone in tutto il mondo sono state bloccate in lavori che non hanno portato loro gioia e ora mettono al primo posto la loro salute mentale e la loro felicità. Questo è qualcosa da celebrare“, ha continuato il duca di Sussex. “Proprio come la massima salute fisica può ridurre la malattia e aiutare a riprenderci da un infortunio, essere in forma con la mente è una misura preventiva che può aiutarci ad evitare problemi più seri e a riprenderci da traumi passati“, ha concluso. “Gli effetti sull’individuo e sulle persone che lo circondano sono profondi“.
I problemi di salute mentale del duca di Sussex
Il motivo per cui il principe Harry si interessa di salute mentale è legato a delle vicende personali. Il duca di Sussex in primis, infatti, ha sofferto di problemi di salute mentale, come ha dichiarato nella docu-serie di Oprah Winfrey uscita su Apple+. Secondo quanto riferito da lui stesso molti problemi sarebbero derivati dalla morte della madre Diana, e dal conseguente abuso di droghe e alcol, utilizzate per superare il lutto.
“Ero disposto a bere, ero disposto a drogarmi, ero disposto a tutto pur di sentire meno male“. Solo quattro anni fa ha iniziato un percorso di terapia: “Per uno come me che pensava di non averne bisogno, è stata una rivelazione“.