Stanotte a…Napoli: Alberto Angela parte dal Rione Sanità per il suo viaggio in una Napoli che non è solo Gomorra ma è anche tanta bellezza che emoziona e fa invidia.
Stanotte a…Napoli: Alberto Angela in un viaggio artistico
Natale su Rai 1 è Alberto Angela protagonista con una Napoli che si fa bella con tutti i suoi doni artistici.
Il viaggio di Alberto Angela parte da Piazza Plebiscito e Palazzo Reale, dove si incontrerà un Giancarlo Giannini nei panni di Carlo di Borbone, al Tesoro di San Gennaro, dal Museo Archeologico nazionale alla Cappella Sansevero e San Gregorio Armeno con le botteghe dei pastori, fino a luoghi meno conosciuti come Santa Luciella e il suo teschio con le orecchie o il tunnel borbonico, Angela incontrerà guide ‘speciali e appassionate’, Marisa Laurito alla Sanità e Massimo Ranieri nel Monastero di Santa Chiara.
Protagonista sarà anche la musica(da Pino Daniele a Massimo Ranieri) che accompagnerà il viaggio di Alberto Angela e di milioni di italiani che seguiranno il programma “Stanotte a..Napoli” in prima serata su Rai 1 il 25 dicembre.
Il Rione Sanità non è solo criminalità
Il Rione Sanità nel cuore di Napoli è pronto a riscattarsi con la puntata di Alberto Angela il 25 dicembre. Le telecamere di Rai 1 e la figura del conduttore apriranno le porte a milioni di italiani delle catacombe di San Gennaro alla Sanità. Il sito aprirà i suoi antichissimi sepolcri paleocristiani del II – III secolo ( tra cui quello che ospitò il patrono della città) per un tour fino alla basilica di San Gennaro Extra Moenia. Sarà un’occasione anche per mostrare le risorse e riscosse del Rione, proprio come quelle favorite dai ragazzi de “ La Paranza”, cooperativa sociale che gestisce il monumento su mandato della Curia.
Luoghi per tanti anni abbandonati e dimenticati, così come la gente del Rione, troppe volte giudicata solo per le paranze della criminalità e non per il tesoro che custodisce decidendo di condividere con tutti. Il Rione Sanità è bellezza, riscatto sociale, vita artistica, sogni e bellezze e ha bisogno di sentirsi luce almeno per una notte, come quella di Natale.
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