Gli aerei russi hanno bombardato il Teatro di Mariupol, nonostante la scritta “bambini” dipinta nel cortile. Un crimine straziante che rischia di diventare la strage più sanguinosa del conflitto ucraino. Quanti bambini erano nascosti nella struttura?
La scritta “bambini” al teatro di Mariupol: quanti ce n’erano?
L’attacco al Teatro di Mariupol, bombardato dai russi il 16 marzo, rischia di avere conseguenze ancor più drammatiche del previsto. La struttura, convertita in un rifugio durante l’assedio della città ucraina, a quanto pare ospitava anche bambini. Il parlamentare ucraino Serhiy Taruta, al momento in città, ha dichiarato: “Non sappiamo se ci sono sopravvissuti. E la cosa peggiore è che non potremmo tirarli fuori da sotto le macerie. Molti residenti di Mariupol si erano nascosti nel teatro con bambini piccoli“. Una serie di immagini distribuite dall’azienda statunitense di satelliti Maxar Technologies, sembrerebbe purtroppo confermare le parole di Taruta. Le foto satellitari mostrano come nel cortile del teatro fossero state dipinte scritte in cirillico a caratteri cubitali, così da poter essere visibili dal cielo. “Bambini”, questo il messaggio disperato dei civili ai militari russi, che non è bastato a dissuaderli dall’attacco. Non è ancora dato sapere quante siano state le vittime dell’attacco, né quanti bambini ospitasse il teatro. Secondo le fonti ucraine e Human Rights Watch si erano nascosti nella struttura tra le 500 e le 1200 persone, soprattutto donne e bambini.
La Russia nega un suo coinvolgimento, accusa il battaglione Azov
La Russia ha negato categoricamente ogni responsabilità per le bombe lanciate sul teatro, che hanno distrutto buona parte dell’edificio. In risposta alle accuse, Mosca ha puntato il dito contro l’esercito ucraino. Secondo il Ministero della Difesa russo, i veri autori dell’attacco sono i nazisti ultranazionalisti del battaglione Azov. Da giorni ormai le forze armate russe hanno messo sotto assedio la città di Mariupol, tormentando la popolazione civile con costanti bombardamenti. I continui attacchi russi hanno colpito sia importanti infrastrutture cittadine che edifici civili, radendo al suolo gran parte della città.