La stagione estiva è ormai cominciata e, come previsto e come ogni anno, si intensificano i barconi diretti verso le coste italiane. Secondo quanto riferisce l’Oim, l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, il Mediterraneo è stato teatro dell’ennesima strage e sarebbero 76 i dispersi.
Immigrazione, nuova strage nel Mediterraneo: 80 i dispersi
Secondo quanto riportato dall’Oim, su un’imbarcazione partita da Zouara in Libia, c’erano un centinaio di persone, 76 delle quali sarebbero ancora disperse. Circa 24, invece, sono state tratte invece in salvo e si starebbero cercando gli altri 76 dispersi. Si tratterebbe, quindi, dell’ennesimo naufragio nelle acque del mediterraneo che si sarebbe verificato al largo delle acque della Tunisia, vicino alle coste di Sfax. La denuncia di Oim, a tal proposito, non si fa attendere. “Un altro naufragio al largo della Tunisia avrebbe provocato almeno 76 dispersi – ha fatto sapere Flavio di Giacomo, portavoce Oim Italia – e sono oltre 650 a questo punto le persone morte nel Mediterraneo quest’anno. Eppure resta inascoltato l’appello a rafforzare il pattugliamento“.
Le critiche di Open Arms
A denunciare questo nuovo naufragio nelle acque del Mediterraneo è anche l’Ong Open Arms, che ha fatto sapere che “Tutti sapevano cosa sarebbe successo. È difficile comprendere l’inerzia deliberata delle autorità di Tunisia, Malta e Italia, su un caso così chiaro; barca molto instabile con più di 100 persone alla deriva per diverse ore senza risposta, pur avendo avvertito delle sue gravi condizioni. È inaccettabile“.