La Lettonia torna nell’incubo lockdown. Da giovedì 21 ottobre e fino al 15 novembre, nel Paese entreranno in vigore nuove restrizioni anti-Covid. Vaccinata solo la metà della popolazione. Il governo corre ai ripari.
In Lettonia ritorna l’incubo del lockdown
La Lettonia torna nell’incubo lockdown. Da giovedì 21 ottobre e fino al 15 novembre, nel Paese entreranno in vigore nuove restrizioni anti-Covid. La maggior parte dei negozi resterà con le serrande abbassate e tutti gli assembramenti, sia in luoghi chiusi sia aperti, saranno vietati.
Lo ha annunciato, come riporta il Corriere della Sera, il governo del paese baltico, che sta facendo registrare gli stessi casi e decessi dell’Italia, ma ha meno di 2 milioni di abitanti e, ad oggi, il 51% di immunizzati con doppia dose, uno tra i più bassi tassi di vaccinazione in Europa.
La Lettonia si trova a dover affrontare una pericolosa terza ondata di casi: a luglio registrava una media di 37 nuovi contagi giornalieri e zero morti; il 18 ottobre la curva in vertiginosa impennata segnalava 2084 nuovi contagiati e 33 morti.
Secondo una statistica di Agenas (agenzia del ministero della salute italiano) aggiornata al 19 ottobre, diversi stati nell’Est Europa sono molto in ritardo nella campagna di immunizzazione. Peggio della Lettonia fanno infatti Slovenia, Polonia, Slovacchia, Romania e Bulgaria, quest’ultima con appena il 20,3% degli abitanti che ha ricevuto almeno una dose.
Lettonia si prepara alla terza ondata: le misure previste
Per affrontare la terza ondata e vivere ancora una volta in un regime di lockdown, il governo mette in campo risorse e misure per non bloccare il paese. Tra le altre restrizioni previste dalle autorità locali, il coprifuoco che scatterà alle 20 e si protrarrà fino alle 5 del mattino successivo. “Non siamo riusciti a raggiungere una copertura vaccinale sufficiente. Per cui dobbiamo chiedervi di sospendere le vostre vite per alcune settimane per evitare lo scenario peggiore possibile”, ha spiegato alla popolazione lettone il ministro della Salute, Daniels Pavuts. In seguito a questa decisione, tra l’altro, la maggior parte dei cittadini dovrà tornare in smart working, con le scuole che proporranno le lezioni a distanza, escluse le classi fino alla terza elementare.
Allarme Covid anche in Russia
Il Covid torna a mordere anche la Russia. Secondo i dati di oggi nel paese si registra un nuovo record giornaliero di decessi legati al coronavirus. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 1.028, dopo le 1.015 del giorno prima. Nella capitale Mosca, epicentro della ripresa dei contagi, sono morte 76 persone.
Proprio sulla base di questi dati il presidente Vladimir Putin ha deciso di chiusdere i luoghi di lavoro dal 30/10 al 7/11 lasciando i casa i lavoratori “non essenziali”
A San Pietroburgo, la seconda città del Paese, ci sono stati 62 decessi. Nel corso delle ultime 24 ore nel Paese sono stati accertati 34.073 nuovi casi di Covid-19.