Incendi in Sardegna: la mappa dei roghi si allarga sempre di più con la maggior parte dell’isola messa in ginocchio, soprattutto per i tanti danni già causati alla ricca vegetazione. Interventi già promessi dal Governo Meloni.
Incendi in Sardegna, la mappa dei roghi
Gli incendi in Sardegna si sviluppano sempre di più e sono ad oggi 42 sull’intero territorio regionale, 12 dei quali di grandi dimensioni e per i quali il Corpo forestale ha utilizzato, oltre le squadre a terra, anche i mezzi aerei del servizio aereo antincendio regionale. Il rogo più esteso è quello divampato a Posada (Nuoro) in località “Abba Ia”. Inoltre, i roghi si sono sviluppati nelle zone di Gairo (Loc. Su Ilai), Monastir (Loc. M. Zara), San Giovanni Suergiu (Loc. Pod. e Salice) e Girasole (Loc. Pirastu Ladu). Gli altri roghi sono stati quelli di Dolianova, in zona “Riu Bonarba”, a Castiadas.
Il presidente della Regione assicura: “Troveremo i responsabili”, mentre per Laura Cadeddu, geologa e presidente della sezione sarda della Società italiana di geologia ambientale, “gli incendi sono verosimilmente una manifestazione di appetiti e interessi criminali, come dimostra il fatto che sono tutti, o per la maggior parte, localizzati in settori di elevato valore ambientale e paesaggistico come le zone umide e stagnali”.
I danni causati alla vegetazione
I danni fino ad adesso sono tanti ed importanti, soprattutto alla vegetazione con circa 700 ettari andati a fuoco. Così sono stati già annunciati gli aiuti dal Governo Meloni per intervenire tempestivamente. “Il Governo – sottolinea la ministra Daniela Santanchè – non ha esitato nemmeno un secondo nel supportare concretamente, fin da subito, il comparto del turismo che sta subendo dei danni causati dagli incendi di queste settimane ed è per questo che oggi abbiamo portato da 10 a 15 milioni la dotazione del Fondo che il Ministero mette a disposizione di turisti ed operatori che sono stati danneggiati dagli incendi della Sicilia prima e ora dalla Sardegna che porta le ferite di incendi, ahimè, procurati da piromani. Abbiamo agito, e stiamo agendo, con puntualità e spirito di appartenenza in un momento emergenziale della Nazione sia aumentando le pene e la legislazione contro chi delinque incendiando il nostro territorio che aiutando questi territori sostenendoli nel comparto del turismo. Come Ministero del turismo abbiamo l’obiettivo di garantire celermente l’effettività della tutela dei viaggiatori e degli operatori del settore turistico e ricettivo. Lavorando tutti insieme, cureremo le ferite della Sicilia e della Sardegna affinché continuino ad essere pronte ad accogliere turisti da tutto il mondo”.