Da diverse ore i vigili del fuoco sono impegnati per cercare di spegnere le fiamme che sono divampate nella notte del 6 luglio nella discarica di Taverna del Re a Giugliano in provincia di Napoli. Con un’ampiezza di circa 130 ettari, a prendere fuoco è il più grande sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti imballati presenti in Campania.
Incendio nella discarica di Giugliano
Prende fuoco la discarica Taverna del Re a Giugliano. Numerose squadre di vigili del fuoco sono giunte sul posto nella notte per cercare di fronteggiare quanto prima le fiamme. Il rogo è scoppiato nell’area già sottoposta a sequestro e ha avvolto le balle di rifiuti stoccate all’aperto. L’incubo della Terra dei Fuochi continua alimentando così le terribili conseguenze ambientali e di salute per chi vive in quella zona.
Le cause e le conseguenze dell’incendio
Le cause sono ancora da chiarire. I vigili del Fuoco in queste ore sono ancora alle prese con l’incendio che dalla notte non smette di bruciare rifiuti. I cumoli di ecoballe presenti nel sito di Giugliano sono alti come palazzi. Il sito di stoccaggio di Taverna del Re raccoglie rifiuti stoccati ormai da anni di tutta la zona di Napoli Nord. Nonostante il sequestro e i pericoli, i cumuli di rifiuti sono rimasti parcheggiati a cielo aperto nella discarica.
Le conseguenze di questi incendi sono terribili e si vanno a sommare a numerosi roghi che inspiegabilmente continuano ad esserci in Campania. Le autorità sembrano ignorare e rimandare una bomba ambientale che ogni volta scoppia. A rimetterci è la brava gente innocente che denuncia e subisce ogni volta. L’aria è ormai diventata perennemente irrespirabile e paradossalmente i cittadini si sono quasi abituati e rassegnati.
Giugliano ancora in fiamme
Curioso il caso che nei giorni precedenti al rogo nella discarica Taverna del Re, Gigliano è stata protagonista amara di un altro incendio sulla strada strada statale SS7 “Quater Via Domitiana”, dal km 35,000 al km 41,000. Incendi che rendono sempre di più l’aria irrespirabile complice anche il terribile caldo degli ultimi giorni.