Incendio Airola: disastro ambientale e aria irrespirabile nel Beneventano. Nel tardo pomeriggio di mercoledì 13 ottobre è scoppiato un maxi-incendio in un’azienda di logistica che ha messo in allerta diverse città limitrofe.
Incendio Airola, maxi-incendio in un’azienda di logistica
Sono ancora in corso sin dalle prime ore del mattino di giovedì 14 ottobre ad Airola le operazioni di spegnimento dell’incendio che da mercoledì 12 ottobre, tardo pomeriggio, sta devastando lo stabilimento Sapa di Airola, azienda di componentistica per veicoli che ha sede nel nucleo industriale della cittadina beneventana.
Il vento che in queste ora si sta abbattendo sulla Campania ha comportato ulteriori problemi ampliando verso altri edifici vicini, ma le squadre dei vigili del fuoco, giunte anche da Caserta e da Napoli, sono riuscite a contenere le fiamme e a evitare che il disastro raggiungesse proporzioni ancora più gravi.
Lo stabilimento che produce anche materiale plastico è completamente distrutto. Con una nota la direzione ha comunicato ai dipendenti la cassa integrazione a partire da oggi fino a quando non sarà possibile ripristinare le attività.
“Lo stabilimento di Airola è stato devastato da un violento incendio – si legge nel documento inviato dall’azienda anche a tutti di tutti i dipendenti di Arpaia – oltre ai gravi danni strutturali sono andati distrutti i contenitori sussidiari, i semilavorati, gli imballaggi e le materie prime destinati allo stabilimento di Arpaia”.
Incendio Airola, disastro ambientale e aria irrespirabile nel Beneventano. VIDEO
La Campania continua a bruciare, la cosiddetta Terra dei fuochi non smette di bruciare. Non c’è fine e pace per un territorio già martoriato da decenni.
L’incendio di Airola ha causato senza ombra di dubbi, prima ancora di conoscere i dati, un disastro ambientale. L’Arpac indaga sul materiale bruciato, i tecnici del Dipartimento di Benevento sono al lavoro per svolgere indagini ambientali.
Sulla base dell’esame dei materiali soggetti all’incendio, i tecnici Arpac stanno procedendo ad installare, nei pressi del sito, in posizioni significative, campionatori passivi a simmetria radiale. Lo scopo principale è di rilevare le concentrazioni di COV (composti organici volatili) aerodispersi.
Dai filmati si possono notare i danni provocati dall’enorme nube nera che si è sprigionata immediatamente e ha invaso non soltanto la Valle Caudina ma si è spinta fino a Napoli e a Caserta. L’aria è diventata irrespirabile non solo per i residenti ma per diversi chilometri forse a causa anche del vento che non ha favorito il disastro che si è abbattuto ad Airola.
I sindaci dei comuni della zona hanno disposto la chiusura delle scuole e vietato il consumo di frutta e verdura prodotte nell’area.
La procura indaga sulle cause dell’incendio
La procura di Benevento ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause dell’incendio, ma per rilievi utili all’indagine sarà necessario attendere che il rogo sia spento completamente e l’area messa in sicurezza. Il primo obiettivo è spegnere l’incendio e ridurre quanto più è possibile i danni.
Intanto, le persone si sono barricate in casa perché l’aria è diventata irrespirabile. Ieri sera due vigili del fuoco sono stati trasportati in ospedale a Benevento perché rimasti intossicati dalle esalazioni respirate durante le operazioni di spegnimento.