Il principe Harry e la Regina Elisabetta hanno avuto una reunion “molto speciale” dopo il funerale del principe Filippo: lo svela un libro.
Regina Elisabetta – Principe Harry: l’incontro c’è stato
Il Principe Harry è tornato nel Regno Unito per la prima volta da quando si è trasferito negli Stati Uniti (dopo la cosiddetta Megxit) per partecipare al funerale di suo nonno Filippo lo scorso aprile. È stato proprio durante la sua visita che ha condiviso un momento speciale con “The Queen”, secondo la nuova edizione del libro “Finding Freedom” di prossima uscita, per cui c’è molto attesa.
Una fonte citata nel libro di Omid Scobie e Carolyn Durand, come racconta The Evening Standard, ha detto che Harry ha trascorso la maggior parte del tempo dopo il funerale con la principessa Eugenie e con suo marito Jack Brooksbank, quindi non con il fratello William e sua moglie Kate Middleton, con cui i rapporti sarebbero piuttosto tesi, così come con il padre, il principe Carlo.
Che cosa si sono detti la regina Elisabetta e il principe Harry
L’insider ha aggiunto che il funerale ha però offerto a Harry l’opportunità di “trascorrere momenti preziosi” con la regina Elisabetta.
“Vedersi dopo essere stati così tanto tempo separati, il periodo più lungo senza vedere la Regina, è stato molto speciale per Harry“, ha detto una fonte. “Nonostante tutto quello che è successo, lui ha il massimo amore e rispetto per lei. La sua vita di dovere e servizio è uno dei tanti modi in cui lei lo ha ispirato per la sua stessa vita”.
In uscita il libro di Harry, trema la regina Elisabetta?
Il Principe Harry si prepara intanto a pubblicare un libro di memorie l’anno prossimo, di cui attualmente non si conosce il titolo. Come reagirà la regina Elisabetta? Secondo alcuni rumors Buckingham Palace avrebbe già allertato un team di legali per difendersi. Il libro comunque dovrebbe arrivare sugli scaffali alla fine del 2022. In una dichiarazione rilasciata dall’editore Penguin Random House, Harry ha detto: “Sto scrivendo questo non in qualità di principe, come sono nato, ma come l’uomo che sono diventato”. E ancora: “Ho indossato molti cappelli nel corso degli anni, sia in senso letterale che figurato, e la mia speranza è che nel raccontare la mia storia — gli alti e bassi, gli errori, le lezioni apprese — io possa aiutare a dimostrare che non importa da dove veniamo: abbiamo più cose in comune di quanto pensiamo”.