Modena è sotto shock: una tredicenne è stata violentata da un branco di suoi coetanei. L’orribile vicenda si è consumata lo scorso sabato, il 6 Novembre, sulle tribune del Parco Novi Sad. La ragazza era in stato confusionale dopo aver abusato di alcolici. Tra gli aggressori anche il fidanzatino della vittima.
Orrore a Modena, tredicenne violentata al Parco Novi Sad
Incubo a Modena, macchiata da un orribile episodio. Lo scorso sabato una ragazzina di appena 13 anni è stata violentata sulle tribune del Parco Novi Sad. L’adolescente era ubriaca e in stato confusionale e si trovava al parco insieme al fidanzatino e a un gruppo di coetanei. Piuttosto che soccorrere la ragazzina, il branco ha deciso di approfittare della situazione per abusare di lei. Le circostanze non sono ancora chiare: per il momento sembra che sia stato lo stesso fidanzato ad abusare della tredicenne, ma non è ancora stata esclusa la violenza di gruppo.
Un testimone ha notato la ragazzina, con indosso solo una maglietta e circondata dal gruppo, mentre uno di loro abusava di lei. L’uomo ha subito avvertito i volontari che si occupano della sicurezza al Parco, che sono accorsi sul posto per soccorrerla. Una dei volontari di FareAmbiente ha raccontato: “Quando siamo arrivati l’abbiamo raggiunta sulle gradinate. Si muoveva come un automa, non rispondeva alle sollecitazioni. Non stava affatto bene. Non era in grado di capire e capirci“.
Con l’arrivo dei medici e degli agenti, il branco è tornato all’attacco. Il gruppo ha accerchiato i soccorritori e ha cercato di riprendersi la ragazzina, tempestando gli agenti di insulti e minacce. I soccorritori sono fortunatamente riusciti a far salire la tredicenne in auto e a portarla in ospedale.
Tredicenne ricoverata, le indagini sono ancora in corso
Un ambulanza del 118 ha trasportato la tredicenne al Policlinico di Modena, dove è stata ricoverata per abuso d’alcol. Gli accertamenti di rito hanno purtroppo confermato l’avvenuta violenza. Le indagini delle autorità sono ancora in corso: le forze dell’ordine stanno raccogliendo le testimonianze dei volontari e analizzando i video delle telecamere di sorveglianza del parco. I responsabili dovrebbero essere facilmente identificati entro breve.