Inflazione a settembre, si sfiora il 9%: sempre più caro il carrello della spesa. Secondo i dati dell’ISTAT il problema non è solo il caro energia: crescono a dismisura i prezzi degli alimentari, con un aumento su base annua dell’11,1%.
Inflazione, a settembre si arriva al 9%: pesanti aumenti per il “carrello della spesa”
Le stime preliminari sull’inflazione diffuse dall’ISTAT non inducono ottimismo. In base ai dati raccolti, nel mese di settembre si registra un rincaro vicino al 9%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo dell’intera collettività, o NIC, è aumentato dello 0,3% su base mensile, mentre si riscontra un aumento dell’8.9% su base annua. Secondo l’ISTAT le cause dell’impennata dell’inflazione non vanno trovate solo nell’aumento dei prezzi dell’energia. Risulta infatti preoccupante soprattutto crescita dei prezzi dei beni del cosiddetto “carrello della spesa“, che registrano un aumento annuo dell’11,1%, ai massimi dal 1983.
A cosa si deve l’aumento: i rincari per alimentari, servizi e cura della persona
La rapida ascesa dell’inflazione è dovuta in gran parte alla crescita dei prezzi dei beni alimentari, passata dal +10,1% di agosto al +11,5%, nonché dei servizi culturali, ricreativi e della cura della persona, dal +4,6% al +5,7%. Continua ad aumentare, seppur di poco, anche il prezzo dei beni energetici, dal +44,9% al +44,5%. “L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,1% per l’indice generale e a +3,6% per la componente di fondo” spiega il rapporto dell’ISTAT.