Via libera al decreto interministeriale relativo all’esonero contributivo per lavoratori autonomi iscritti all’Inps e per i professionisti associati alle Casse private. Cos’è, da quando parte e come ottenere l’esonero.
Inps, scatta esonero contributivo per autonomi e professionisti
Ufficialmente entrato in vigore l’esonero dai contributi previdenziali per i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e per i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103.
Il decreto interministeriale che disciplina la misura da 2,5 miliardi di euro è stato finalmente pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro.
Cos’è l’esonero contributivo
L’esonero contributivo è una misura straordinaria che ha l’obiettivo di ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza epidemiologica da Coronavirus sul reddito di lavoratori autonomi e professionisti. Al fine di favorire la ripresa delle loro attività è stato istituito un apposito Fondo di 2,5 miliardi di euro per l’anno 2021 per finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali dei destinatari che sono in possesso dei requisiti necessari di reddito e di calo di fatturato.
Essendo l’iniziativa rivolta ai lavoratori indipendenti, non potrà essere estesa a chi sia stato, nel periodo oggetto dell’esonero, titolare di un contratto di lavoro subordinato.
Da quando parte
In data 27 luglio 2021 è entrato in vigore il Decreto interministeriale del 17 maggio 2021 contenente criteri e modalità per ottenere l’esonero contributivo.
Le domande di accesso vanno presentate entro il 31 luglio 2021 per lavoratori autonomi e professionisti iscritti all’Inps ed entro il 31 ottobre 2021 per i professionisti iscritti agli enti di previdenza e assistenza.
Quali sono i requisiti e come ottenere l’esonero
Per accedere all’esonero contributivo bisogna avere un reddito complessivo lordo imponibile ai fini Irpef relativo al 2019 fino a 50.000 euro.
Inoltre, bisogna avere registrato un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell’anno 2019.
Per chi è in possesso di questi parametri viene garantito l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali fino a un massimo di 3.000 euro.
Per poter ottenere l’agevolazione, tutti coloro che sono in possesso dei requisiti reddituali richiesti dovranno essere anche in regola con il versamento dei contributi. Però nel decreto legge Sostegni-bis si è intervenuti per consentire la presentazione della domanda anche se non si è in regola: la verifica verrà effettuata a partire dal 1° novembre, tenendo conto di quanto versato dagli interessati entro il 31 ottobre.