Iolanda Apostolico è il magistrato finito nel mirino di Matteo Salvini e della Lega nelle ultime ore. Sui social è stato pubblicato un video in cui si vede il giudice partecipare a un corteo contro il leader della Lega.
Iolanda Apostolico, chi è la giudice
Iolanda Apostolico è un magistrato, originario di Cassino, che da 25 anni lavora a Catania. Si è sposata, poi, con Massimo Mingrino, funzionario giudiziario. Nel suo percorso in magistratura si è focalizzata di questioni relative all’immigrazione. Il nome del magistrato Apostolico a fine settembre è finito al centro di attacchi del governo e della Meloni per aver disapplicato il decreto del governo Meloni che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cpr.
Perché è attaccata da Salvini e dalla Lega?
Nelle ultime ore Matteo Salvini ha pubblicato un video attaccando il giudice, reo di aver preso parte a un corteo contro proprio il leader della Lega. “25 agosto 2018, Catania, io ero Vicepremier e Ministro dell’Interno. L’estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla “assassini” e “animali” in faccia alla Polizia. Mi sembra di vedere alcuni volti familiari…”.
25 agosto 2018, Catania, io ero Vicepremier e Ministro dell’Interno. L’estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla “assassini” e “animali” in faccia alla Polizia.
Mi sembra di vedere alcuni volti familiari…. pic.twitter.com/Khfy8mtV5o— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 5, 2023
Se tra quei manifestanti “ci fosse davvero la Apostolico, sarebbe gravissimo. Una giudice del genere, in tal caso, dovrebbe essere radiata immediatamente”, rincara il vicesegretario della Lega Andrea Crippa. Interviene anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Se qualcuno si lamenta adesso di essere accusato di non apparire imparziale forse qualche comportamento un po’ diverso poteva averlo. Poi io come ministro dell’Interno giudico quelle sentenze per quello che è il contenuto delle sentenze”, dice a Piazza Pulita.
L’Anm esprime tutto il suo allarme. “Si accentua la tendenza a giudicare la terzietà del giudice, che va valutata dentro il processo, andando dalla critica del provvedimento, che è legittima, allo screening della persona, cioè vedere chi è il giudice anziché guardare quello che ha scritto. Sono preoccupato dalla china che si imbocca”, dice il presidente Giuseppe Santalucia.